La Formula 1 torna a Imola e Jenson Button, con un post sulla propria pagina Instagram, per l’occasione ha ricordato la sua prima pole position in carriera ottenuta con la BAR proprio su questo tracciato, nel Gran Premio di San Marino del 2004.
Nella descrizione racconta l’estasi per aver battuto in qualifica la Ferrari di Schumacher proprio in Italia, un sogno che ha rischiato di trasformarsi in un incubo a causa della tensione alla partenza della gara. «Quest’emozione avrebbe potuto durare poco, poiché ho completamente dimenticato la sequenza della procedura di partenza quando mi sono posizionato al via».
Ricorda quanto spesso nei test si effettuino queste prove, ma di come una volta giunto in prossimità della partenza la sua mente si sia completamente svuotata. La tensione gioca brutti scherzi, specie quando hai 24 anni e la grande chance di vincere la tua prima gara in F1 partendo dalla pole, tensione che aumenta comprensibilmente se poi alle tue spalle ci sono piloti cannibali come Schumacher e Montoya a metterti pressione.
Ma sono proprio questi i frangenti in cui si riconoscono i campioni: «Fortunatamente non appena si è accesa la sequenza dei semafori rossi sono entrato in modalità pilota automatico e mi sono ricordato la procedura che ha portato a una delle migliori partenze della mia carriera, ho concluso il primo giro con un vantaggio di 2,7 secondi sul grande Michael Schumacher».
Nonostante la partenza rabbiosa di Button, quella gara speciale, nella quale ricorreva il decimo anniversario dalla tragica scomparsa di Ayrton Senna proprio lì a Imola, verrà poi vinta dal Kaiser (autore di 4 vittorie nelle prime 4 gare dall’inizio del campionato).
Schumacher dopo aver difeso a ruotate la seconda posizione nel tornante della Tosa dalla Williams di Montoya, durante il primo giro, passò al comando della corsa una decina di giri più tardi durante il primo valzer dei pit stop, per poi andare in fuga verso la vittoria grazie allo strapotere della F2004 e la sua abilità. Button, imprendibile per quelli dietro e impossibilitato a raggiungere Schumacher davanti, arrivò comunque secondo davanti a Montoya, conquistando il suo miglior risultato in carriera, eguagliato già due gran premi dopo a Montecarlo.
Era il 2004 ed era un’altra F1: dentro macchine scorbutiche e nervose pulsavano assordanti V10, le gomme erano quelle scanalate per ridurre la velocità in curva, c’erano sulle livree delle vetture note marche di sigarette a fare da sponsor, ai pit stop si vedeva ancora il bocchettone per il rifornimento della benzina, e i piloti per sorpassare non tergiversavano pensando alle penalità, anzi: era frequente vedere accompagnamenti non galanti fuori pista e ruotate non richieste sulla carrozzeria.
Alla fine della stagione Michael Schumacher e la Ferrari si laureeranno ancora campioni del mondo (per la quinta e ultima volta consecutiva prima del biennio firmato Alonso-Renault), con l’altra rossa di Rubens Barrichello seconda, e terzo un po’ a sorpresa proprio Jenson Button con la BAR motorizzata Honda che durante la stagione collezionò ben 10 podi.
Nel resto della sua carriera Button ha conquistato altre 7 pole position e vinto un mondiale, ma l’ansia da prestazione che ha reso un aneddoto tragicomico e indimenticabile la sua prima partenza dalla pole a Imola, ora non ce la scorderemo più neanche noi.