Ha sempre voluto fare le cose a modo suo, Lewis Hamilton. E per questo è sempre stato il diverso, il criticato, l'emarginato e il fuori dagli schemi. Per anni (e ancora oggi) si è sentito dire che "i piloti non fanno così", i piloti non si vestono nel paddock come se fossero in passerella, i piloti non posano, non cantano, non fanno la vita dei vips di Hollywood, non hanno piercing e tatuaggi.
A raccontare il peso di questo giudizio è stato lo stesso sette volte campione del mondo di Formula 1 che sarà protagonista del nuovo numero di Vanity Fair con un servizio da copertina che sta facendo il giro del mondo. Dei giudizi degli altri però Sir Hamilton ha imparato presto a fregarsene e per lui la scuola più dura per imparare la lezione dell'unicità è arrivata quando la sua, di diversità, riguardava il colore della sua pelle. "I piloti di Formula 1 non sono così" si è sentito dire decine e decine di volte, e con il tempo questo giudizio è diventato una sfida.
"Ero dislessico, uno degli unici ragazzi di colore della scuola, saltavo spesso le lezioni per le gare, finivo nelle classi peggiori e gli insegnanti mi dicevano che non sarei andato da nessuna parte" continua il campione nell'intervista rilasciata a Vanity Fair, spiegando come la Formula 1 e il motorsport lo abbiano salvato da questi giudizi, come se il casco indossato in gara si trasformasse in mantello da supereroe. Solo in pista Lewis poteva essere sé stesso e, una volta trovato il suo posto nel mondo, Hamilton ha iniziato a mostrarsi anche agli altri per quello che era.
Un pilota, un uomo, pieno di passioni anche fuori dalla Formula 1. Tatuato, griffato, pieno di piercing e stranezze. Un percorso che lo ha portato alla libertà ma che, spiega il pilota, ha richiesto una vita di dolore e accettazione. Oggi però Lewis è un uomo consapevole di sé, che dice e fa tutto ciò che vuole, anche se farlo continua a provocargli critiche e polemiche come nel caso... della dieta vegana del suo cane!
Lo aveva già raccontato in passato ed è tornato a farlo proprio in occasione dell'intervista di Vanity Fair in cui ha spiegato che il suo adorato cane Roscoe, un bull dog di nove anni, da alcuni anni segue una dieta completamente "plan base" come quella del suo padrone. Entrambi sono quindi diventati al 100% vegani e, spiega Hamilton, la loro vita ha subito una svolta decisiva, aiutando entrambi a stare meglio con il proprio corpo. Non ci credete? Qui il video dell'intervista del sette volte campione del mondo in cui racconta la dieta di Roscoe.