Lewis Hamilton si è lasciato andare dopo il podio ottenuto in Ungheria. Max Verstappen è ancora lontano ma il sette volte campione del mondo sente che la Mercedes è cresciuta rispetto all'inizio della stagione e sogna di correre per la vittoria nei prossimi mesi.
A riportarlo subito coi piedi per terra è stato però Toto Wolff, consapevole che senza gli errori di strategia della Ferrari lui e Russell non sarebbero saliti sul podio e che in ogni caso il gap con la Ferrari e quindi tanto meno con la Red Bull non è stato ancora colmato.
“Personalmente, io penso che dovremo fare attenzione a tanti fattori. Quello dell’Ungheria è un ottimo fine settimana, ma dobbiamo accertarci che il tutto non sia dovuto a delle condizioni perfette, in cui abbiamo centrato la finestra di utilizzo della nostra macchina e delle gomme. Anche perché le altre squadre, in particolare la Ferrari, si sono lamentati del fatto che gli pneumatici che calzavano non stavano funzionando a dovere“.
“Dunque, per come la vedo io, non credo che ci troviamo ancora al livello dei nostri avversari di riferimento. In gara abbiamo potuto vedere che Leclerc, quando montava le gomme giuste, era tranquillo e che poteva dominare la scena. Ma almeno eravamo nella stessa gara. George ha fatto un lavoro eccezionale, ha conquistato la sua prima pole position in carriera ed ha portato a casa un altro podio. Credo sia stato un gran peccato che Lewis abbia avuto quel problema in qualifica con il DRS, altrimenti si sarebbe giocato la vittoria con Max“, ha aggiunto il team principal della Mercedes.
“Mi dispiace solo che non siamo stati in grado di essere in quella posizione sin dalla partenza. Come ho detto in precedenza, non voglio dire che ora siamo improvvisamente migliorati e che possiamo, di punto in bianco, vincere in ogni gara. Almeno io la penso così. Penso che come squadra abbiamo svolto un ottimo lavoro al sabato ed ora stiamo raccogliendo i frutti. Ma non credo che siamo ancora abbastanza vicini alla Ferrari ed alla Red Bull per lottare con loro, ma c’è molto da imparare ed è importante anche commettere qualche errore per poter crescere“.