Michel Fabrizio è stato tra i piloti che hanno corso la Superbike dei tempi d'oro, quando i circuiti erano pieni e la gente comprava più supersportive che moto turistiche. Il che, evidentemente, gli restituisce una certa autorevolezza agli occhi di chi quelle gare le guardava dalla televisione, una schiera di appassionati che finito il gran premio entravano in garage anche solo per ascoltare il tintinnio di una frizione a secco. Poi però, ad un certo punto devi smettere di correre, così Michel si è aperto una pista tutta sua nel Lazio, a Civitavecchia (l’84 Next Generation Circuit) e più recentemente si è lanciato in politica con "Partitalia - Associazione Partite Iva".
Dopo il circuito e prima della discesa in campo però, è tornato a far parlare di sé in un video in cui attaccava Alberto Naska con una lunga serie di accuse che immancabilmente gli si sono ritorte contro. Anche senza entrare nel merito l’idea non è stata delle migliori: vuoi attaccare sui social uno che con i social ci è diventato grande? Non finirà bene. Infatti quando Alberto si è messo davanti alla telecamera per rispondere - spiegando il successo, che è un compito semplice e difificile assieme come raccontare un colore - Michel Fabrizio si è ritrovato a fare i conti con centinaia di persone deluse e arrabbiate all'attacco dei suoi profili social.
Dopo tre anni di assenza dalla scena, Michel si è quindi ripresentato con un post su Facebook per attaccare Luca Salvadori utilizzando più o meno gli stessi argomenti: non hai talento, non hai vinto niente e la moto te l’hanno data per i numeri che fai sui social. Luca fa una cosa soltanto - un video - lasciandoci con due considerazioni: la prima è che è vero quello che ci dicevano da bambini, ovvero che se parti con la ragione è inutile arrabbiarsi troppo perché non ce n’è quasi mai bisogno. Due: Michel Fabrizio ha regalato a Luca Salvadori un contenuto per il suo canale YouTube che con tutte le probabilità nelle prossime ore prenderà il volo, motivo per cui ha appena contribuito al successo in termini di visite, engagement, iscritti o qualunque altra cosa interessi a lui che ha pubblicato il video.
Ecco, altro che dissing. Magari Michel voleva solo fargli un favore.