La pausa estiva della MotoGP è terminata e i piloti della top class sono tornati a fare sul serio tra i curvoni veloci di una Silverstone fredda (ieri solo tredici gradi nell'aria dopo le prime libere) e insidiosa. Sono state proprio le basse temperature a tradire Bezzecchi, Morbidelli, Marini e Bastianini, che nel venerdì inglese si sono ritrovati nel ghiaione, dopo improvvisi highside (nessun pilota per fortuna ha riscontrato conseguenze fisiche) e inaspettate chiusure d'avantreno. Tante scivolate (tra cui quella di Pecco Bagnaia) anche in questo sabato mattina di qualifiche, con il paddock che si è risvegliato sotto ad una pioggia copiosa e costante. Ma non finisce qui; durante le prove di partenza, invece, diversi piloti si sono esibiti in veri e propri rodei, complici - con tutta probabilità - controlli elettronici non perfettamente tarati per le cinque settimane di stop. Andiamo a vedere gli episodi più sorprendenti!
A spaventare tutti nel venerdì di Silverstone è stato Marco Bezzecchi, inquadrato dalle telecamere della regia internazionale negli ultimi minuti delle FP2 mentre era a terra, nelle vie di fuga, immobile e dolorante. Il Bez in percorrenza di Luffield - curva 7 - ha perso il posteriore della sua Desmosedici GP22, che l'ha letteralmente lanciato in aria. Fortunatamente, Marco poco dopo si è rialzato ed è tornato ai box sulle sue gambe, zoppicando leggermente. Contusioni alla caviglia e alla schiena che, comunque, non hanno impedito al numero 72 di firmare una grande pole position questa mattina, sul bagnato, con Bezzecchi che - dopo aver siglato il giro veloce - è stato protagonista di un'altra caduta: un'improvvisa chiusura d'anteriore all'ingresso di Vale, curva 18, dove è stato tradito dall'aquaplaning.
Ad essere sbalzato da una Ducati, al termine delle prime prove libere del venerdì di Silverstone, è stato anche Enea Bastianini, vittima di un highside improvviso nel giro di rientro ai box, dopo le prove di partenza. Rallentando, la gomma posteriore del numero 23 deve essersi bruscamente raffreddata, scaricando Enea a terra tra le famose Becketts - curve 11 e 12. Il volo è stato meno impressione rispetto a quello di Bezzecchi, ma ha comprensibilmente tolto fiducia a Bastianini, che nel pomeriggio di venerdì ha sfiorato l'ingresso in top 10, così come nelle Q1 bagnate di questa mattina.
Un'altra Ducati che nelle prime fasi del weekend di Silverstone ha visitato le vie di fuga è stata la numero 10 di Luca Marini, protagonista ieri di una repentina chiusura di sterzo all'ingresso di Stowe, una veloce destra dopo il rettilineo dell'Hangar. Luca è scivolato anche questa mattina sul bagnato (centrando comunque la sesta posizione in qualifica) in percorrenza dell'infida Brooklands, che ha tradito anche Pecco Bagnaia.
Ad imbarcarsi a Luffield - con una dinamica molto simile all'highside della Ducati di Marco Bezzecchi - è stata anche la Yamaha M1 di Franco Morbidelli, che è rientrato ai box zoppicante all'inizio del primo turno del venerdì. L'italo-brasiliano è tornato in pista con la consueta decisione nelle FP2 asciutte (dove ha chiuso 12° a pochi millesimi dalla top 10) e ha trovato il riscatto stamattina in una Silverstone estremamente bagnata: in Q1 Franco ha strappato il primo tempo, qualificandosi di diritto per le successive Q2, concluse in undicesima posizione.
Johann Zarco e Maverick Vinales, invece, hanno dato spettacolo durante le prove di partenza del venerdì. A fine turno il pilota del Team Pramac Racing e il numero 12 di Aprilia sono stati sorpresi da un'erogazione della potenza, in prima marcia, non esattamente soft. Se la RS-GP di Maverick si è impennata di colpo ed è stata riportata a terra altrettanto velocemente, l'avantreno della Desmosedici GP23 ha galleggiato nell'aria per svariati secondi, con Johann che sembra aver voluto trasformare la falsa partenza in una gustosa e spettacolare impennata. Entrambi, poi, sono tornati ai box per tarare il launch control insieme ai propri ingegneri.