Il coloratissimo countdown con cui YouTube scandisce i secondi prima di una premiére è durato all’incirca come la presentazione stessa: un minuto e quindici secondi. Abbastanza, però, per vedere il Team KTM Factory 2023 con i suoi colori, il title sponsor Red Bull e il debutto di Cupra sulle carene e ricevere un comunicato stampa con le dichiarazioni dei protagonisti. Uno su tutti Jack Miller, che con la casa austriaca aveva debuttato nel motomondiale: “Belle sensazioni!”, ha dichiarato lui. “Tornare con la famiglia KTM, dove è tutto è cominciato, comincia a sembrare più ‘vero’ adesso. Ho pensato a lungo a questo momento e finalmente riesco a vedere i colori 2023, io di nuovo in tuta e tutta la preparazione per la stagione che ci aspetta. Sono veramente contento di essere tornato e di aver incontrato tutti, è un bell’assaggio prima di partire per la Malesia”.
Jack Miller non ha soltanto debuttato con KTM, ha anche lavorato a lungo con Francesco Guidotti, Team Manager della squadra ufficiale. Che, dal canto suo, parla di un risultato tanto snobbato quanto indicativo, ovvero il secondo posto nella classifica costruttori 2022. Il che, banalmente, significa avere una moto migliore di quanto si possa immaginare: “È un buon risultato e un buon punto di partenza per il futuro. È importante perché significa che la squadra lavora bene insieme e l'atmosfera è fantastica. Ci saranno 21 GP quest'anno e sarà importante essere competitivi, tra i primi cinque, ad ogni singola gara, a cui si aggiungono le Sprint. Siamo un team ufficiale e l'unico obiettivo che possiamo avere, l'unico obiettivo, è il titolo. È facile da dire e non facile da ottenere! Ma questo è, così tutto deve essere efficiente, soprattutto adesso che abbiamo meno tempo per fare il giusto setting in condizioni diverse. I nostri piloti, Jack e Brad, sono una combinazione speciale e la squadra sarà molto forte perché ci sono due personalità speciali”.
Guidotti non esagera: ha una squadra esplosiva e Brad Binder (campione del mondo Moto3 nel 2016) è forse uno dei migliori in termini di talento puro. Il sudafricano racconta così la sua voglia di tornare in moto: “Mi è sembrato un inverno lungo, quindi sono più che felice di tornare in pista e ricominciare. È il mio quarto anno in MotoGP e sento che questa sarà la nostra migliore occasione per ottenere davvero qualcosa. Siamo pronti per partire, quindi andiamo a Sepang e vediamo cosa ci portano quei primi giorni”.
Ecco, KTM ha già due primati: quello per la presentazione più veloce della storia e, almeno in termini di aspettative, quello di underdog della stagione, ruolo che nel 2020 è toccato alla Suzuki (quando vinse il mondiale) e l’anno scorso all’Aprilia. Con le giuste scelte nello sviluppo può stare stabilmente tra i primi. C’è un’altra gara però che vede coinvolto il Team LCR (con Rins e Nakagami) ed il Mooney VR46 Racing Team: chi presenta la moto per ultimo? Sono le ultime squadre a non avere una data e la cosa, almeno tra i rispettivi addetti stampa, è diventata quasi una sfida.