Greta Beccaglia, al centro del dibattito sui social per essere stata toccata da un tifoso durante una diretta fuori dallo stadio, ha dichiarato di non voler essere ricordata come ‘la giornalista molestata’. Il che, ad essere cinici, dipenderà in buona parte da quanto lei saprà mettere il mestiere davanti al racconto. Spesso e volentieri le opportunità passano anche da una bruttura: che Greta sia stata palpeggiata in diretta è indubbiamente una bruttura, un’ingiustizia anche, ma che l’Italia si sia concentrata su di lei - che da aspirante giornalista è finita su tutti i giornali - è un’opportunità da cui dovrà prendere il meglio.
Anche perché, come ci ricorda un vecchio spezzone TV tempestivamente riapparso in questi giorni, non è stato sempre così. Siamo nel 1995, Claudia Peroni - giornalista sportiva ed ex pilota di rally - sta intervistando Gerhard Berger e Jean Alesi, due piloti di fama mondiale. Loro la molestano a più riprese in diretta, lei cerca di superare l’imbarazzo. Sono i piloti Ferrari in diretta per un'intervista, non un tifoso che esce dallo stadio, eppure l'attenzione mediatica è completamente diversa, diventa un siparietto comico. Tutta la scena, grottesca, viene trasmessa da Mai Dire Gol e commentata dalla Gialappa’s Band con l’obiettivo di strappare una risata al pubblico. E, in un attimo, ci rendiamo conto di essere passati dal buttarla sul ridere a vedere il collega della Beccaglia sospeso a furor di popolo, in un pendolo che oscilla incessantemente tra il maschilismo più becero e un politicamente corretto senza misura.
La Peroni, interpellata sul tema, ha commentato il video a Zona Bianca: “Sono molto vicina a Greta per quanto le è successo. Come avete visto anche io mi sono trovata in una situazione di grande disagio, in imbarazzo con due piloti di Formula 1 molto conosciuti con cui avevo una grande confidenza. Questo però non giustifica la molestia, soprattutto in una fase lavorativa. Oggi i tempi sono cambiati anche in Formula 1 e nel mondo dello sport, tra professionisti sicuramente non succederebbe più una cosa di questo tipo. Io mi sono trovata a disagio anche perché ero in diretta, quello che è importante è che ci sia un rispetto reciproco alla base della civiltà”.