Si è subito pentito del gesto, il giovanissimo pilota di kart Artyom Severyukhin che - forse con l'intento di uno scherzo mal riuscito - ha alzato il braccio destro per imitare un saluto nazista sul gradino più alto del podio dopo la vittoria in Portogallo della prima tappa dell'Europeo kart.
Si è pentito ma le sue scuse e l'immediata ammissione di colpe sono servite a poco: il 15enne russo, che dopo il ritiro delle licenze ha iniziato a correre con bandiera italiana (per questo al momento del folle gesto si sentiva suonare l'Inno di Mameli) è stato immediatamente licenziato dal suo team, contro di lui è stata aperta una indagine FIA e l'Aci sta valutando l'ipotesi di ritirargli la licenzia italiana, stroncando così definitivamente la sua carriera futura.
"Domani - scrive l'Automobile club d'Italia - si terrà una giunta straordinaria per prendere provvedimenti urgenti riguardo al comportamento deplorevole del pilota russo Artyom Severyukhin". Una nota simile a quella condivisa dalla FIA che condanna il gesto del giovane russo come inaccettabile e deplorevole, ufficializzando l'inizio di una indagine per valutare la condotta del pilota e le eventuali sanzioni aggiuntive.
In attesa di scoprire che cosa deciderà di fare la Federazione Internazionale però per Severyukhin la vera batosta è già arrivata, con il licenziamento dal team dell'Europeo: "E' stato un gesto stupido, lui ha detto di essere molto dispiaciuto - ha spiegato Joakim Ward, il titolare del team svedese Ward Racing - ma abbiamo comunque deciso di terminare questa mattina il rapporto con lui. Artyom ha spiegato che il saluto era solo uno scherzo con gli amici. Lo conosco da 4 anni, si è pentito del gesto: è distrutto ma noi siamo molto delusi da lui. Il nostro team non vuole essere coinvolto in queste vicende".