Toprak Razgatlioglu non andrà in MotoGP. Non per ora, almeno. Nonostante il test di Aragon abbia dato un riscontro positivo sia al pilota che ai giapponesi, entrambi si sono affrettati a ricordarlo per quello che è: un premio per aver vinto il mondiale Superbike. Premio che, tra l’altro, è stato rovinato dalla pioggia del pomeriggio che non ha permesso al fuoriclasse turco di esprimersi al meglio. Il manager di Toprak, Kenan Sofuoglu, ha parlato chiaramente con Yamaha, spiegando che se intendono davvero portarlo in MotoGP serve una moto ufficiale in cambio, cosa che per il momento è semplicemente impossibile. Non solo Franco Morbidelli ha un contratto per tutto il 2023 a fianco di Fabio Quartararo, con l’addio di Razlan Razali - che dal prossimo anno gestirà due Aprilia - Yamaha non ha più nemmeno un team satellite da offrire al turco per il prossimo anno.
Il quale, come al suo solito, ha fatto spallucce godendosi la giornata sul circuito spagnolo: “Questo è stato il mio primo giorno sulla Yamaha M1 MotoGP, ho capito che è completamente diversa dalla mia R1 - ha raccontato sui social - Più potenza, elettronica diversa, cambio seamless, tutto ciò è completamente nuovo per me. Ad ogni giro ho imparato di più, perché dopo il mondiale Superbike non è così facile adattarsi alla moto della MotoGP. Fortunatamente, avevo Cal Crutchlow a portata di mano che mi ha dato dei consigli, lui mi ha aiutato molto. Sulla moto mi sono sentito bene, soprattutto sul rettilineo dove è molto veloce, ed è stato interessante provare i freni in carbonio. Le condizioni erano davvero calde oggi, quindi ci siamo limitati a fare uscite da cinque o sei giri dopo i 12 giri iniziali che ho usato per avere un primo feeling con la moto. Quando guardi le MotoGP in televisione qui ad Aragon puoi vedere che l’asfalto per loro è un po' irregolare e oggi me ne sono accorto. Non è così male, devi tenere il gas aperto per superare i dossi, perché se chiudi diventa più instabile. Nel complesso, un test molto positivo, anche se questo pomeriggio è stato interrotto dalla pioggia, il che significa che non ho fatto tutti i giri che avrei voluto. Mi è piaciuto molto guidare la MotoGP, grazie mille alla Yamaha per avermi concesso questa opportunità. Grazie per l’aiuto a Julian Simòn.” Non è da escludere, ad ogni modo, che Razga decida davvero di passare in MotoGP a fine 2023. Gli anni, però, passano per tutti.