Quando si parla di endurance Emanuele Pirro è, senza dubbio, una delle personalità italiane più titolate per dire la sua: 13 volte al via della 24 Ore di Le Mans, l'ex pilota ha conquistato il successo per ben cinque edizioni, diventando con gli anni uno dei piloti più esperti delle gare di durata. Proprio per questo la sua opinione sulla "seconda vita" di Valentino Rossi nel mondo delle quattro ruote è oggi così interessante, soprattutto dopo il primo successo del Dottore nel campionato GT Fanatec, domenica in gara due a Misano.
Solo fortuna o talento? E quali sono i margini di miglioramento in questa e nelle prossime stagioni? Emanuele Pirro è sicuro: Valentino ha tutte le carte in regola per poter andare incontro a grandi soddisfazioni nei prossimi anni, e Misano è solo l'inizio: "La vittoria di Misano è sicuramente una storia da raccontare: ha vinto davanti agli stessi tifosi che si esaltavano quando era in MotoGP - ha spiegato Pirro nel corso di una recente intervista - D’altronde non mi sorprendo più di tanto, Valentino ha dimostrato grande competenza anche sulle 4 ruote pertanto non lo considero un vero e proprio debutto quello di Misano".
Sul suo futuro infatti Pirro non sembra avere dubbi: "Se avesse cominciato qualche anno fa a correre in Formula 1 avrebbe raggiunto grandi traguardi. Ce lo vedo bene in Hypercar, la GT sono auto più complesse con aiuti elettronici e quindi più prevedibili. La massima serie del WEC è invece nata per correre, sono più reattive e votate alle competizioni, credo proprio che si troverebbe bene".
Se la previsione di Emanuele Pirro dovesse rivelarsi corretta non solo potremo assistere a un Valentino Rossi nella massima categoria delle gare di durata ma ci sarebbe anche la concreta possibilità di vederlo duellare per un successo a Le Mans. Un sogno mai nascosto dal Dottore che, nei prossimi anni della sua nuova carriera, potrebbe diventare realtà.