Con otto piloti su altrettante moto, Ducati avrà un grosso problema nel 2024: scegliere a chi dare le sue moto rosse. Il punto di domanda, ad essere realisti, è soprattutto sulla posizione di Enea Bastianini che, al netto di qualche sorpresa, dovrà confrontarsi (almeno) con Jorge Martín e Marc Marquez. Pecco Bagnaia invece può dormire tranquillo, anzi: ci sono buone possibilità che il rinnovo, per puntare al terzo mondiale consecutivo, gli venga proposto già quest’inverno, esattamente com’era stato fatto a inizio 2022 per liberargli la mente da questo tipo di pressione. A parlare di questa situazione, in un’intervista rilasciata ad Antonio Boselli per Sky durante la festa nel box di Valencia, è stato l’a.d. Claudio Domenicali, che con una parrucca in testa e qualche bicchiere di vino in corpo è sembrato decisamente sincero: “Il 2024 sarà complicato per noi”, ha detto mentre attorno a lui si pensava soprattutto al finale di stagione 2023. “Pecco avrà non solo un Jorge fortissimo con cui fare i conti, abbiamo visto Diggia, Bez e Marc che andrà fortissimo da subito, però sarà complicato anche per gli altri battere le Ducati adesso. Non so come dire, sarà un grande interesse per tutti, per lo sport. Penso che tutti vorranno vedere cosa farà Marc, io me lo aspetto velocissimo”.
Domenicali non nasconde poi troppo l’obiettivo di Ducati, che al netto di possibili problemi tra la squadra ufficiale e i (tanti) team privati competitivi vuole solo vedere una Desmosedici davanti a tutti: “Il nostro sistema rende più difficile vincere con i piloti ufficiali ma ci fa crescere di più, perché condividiamo i dati tra i piloti. Averne molti che vanno forte con la stessa moto è rischioso, ma l’obiettivo finale è che vinca la Ducati e rendere più difficile per gli altri costruttori inseguire. Quello che ci dispiace un po’ è che adesso questo lavoro sia messo un po’ in ombra dal fatto che cambiano le regole. Noi siamo un po’ penalizzati, altri sono avvantaggiati… non è proprio perfetta questa cosa, ma più uno e bravo più viene penalizzato”.
Su Bagnaia invece, tiene una linea piuttosto neutra, ben consapevole del fatto che se a vincere il titolo fosse stato Jorge Martín Ducati lo avrebbe immediatamente promosso nel Team Lenovo: “Pecco ha avuto il coraggio di prendere il numero uno e ha vinto con quello, è una roba fantastica. Che dire, è stata una stagione pazzesca, il duello tra Pecco e Jorge è stato incredibile e credo che Jorge meriti grandi applausi, ha tenuto aperto il campionato fino all’ultimissimo momento. Pecco è stato un po’ più bravo”.
La domanda più interessante però gliela fa Cristiano Migliorati: “Ve la sentireste di firmare un contratto quinquennale con Pecco?”. Al netto del fatto che cinque anni di fila non sono mai stati offerti a nessuno, neanche a Marc Marquez - che non è riuscito a farne neanche quattro - la domanda funziona perché richiede una risposta chiara. E Domenicali, infatti, non si tira indietro: “No, credo che non sarebbe neanche giusto. Per l’azienda e per lui. Questo è uno sport molto competitivo in cui le cose cambiano, sia noi che gli atleti vanno tenuti sotto pressione. Credo che non farebbe bene a nessuno dei due”.
Domenicali ha ragione, al netto del fatto che Bagnaia pretenderà (anche lui a ragione) un biennale da diversi milioni di euro a stagione considerando quello che è riuscito a fare negli ultimi due anni. Lì, forse, ci sarà un po' più da discutere: dai tempi di Jorge Lorenzo in Ducati c'è una filosofia diversa rispetto alle altre case per quanto riguarda i piloti, che vengono pagati relativamente poco offrendo invece premi sostanziosi legati ai risultati in pista.