La frustrazione sul viso di Fabio Quartararo dopo il GP delle Americhe la dice decisamente lunga sulla decisione che il pilota francese e il suo manager stanno maturando: con Yamaha la storia è alla fine. Per il campione del mondo c’è già una trattativa avviata con Honda e, a quanto pare, una in fase più embrionale con Suzuki e difficilmente in Yamaha riusciranno a trattenerlo. Perché Quartararo lo ha detto chiaramente: non è questione di denaro e di ingaggio, ma di garanzie tecniche.
Garanzie che in Yamaha nessuno ha voluto mai dare, neanche quando a chiederle era un certo Valentino Rossi che ha sempre lamentato questo tipo di atteggiamento da parte degli ingegneri giapponesi, “ascoltano tutti, ma fanno come gli pare e guardano solo i nudi numeri che raccolgono”. Solo che adesso, contrariamente a quanto accadeva quando c’era il Dottore, il gap tra Yamaha e gli altri è evidente. Evidente ogni volta che c’è un rettilineo, con la M1 che prende regolarmente paga in velocità da tutti e il povero Fabio Quartararo che è costretto a rischiare in ogni modo e spesso oltre il limite per poter giocare le sue carte. Una situazione, questa, che al francese è ormai andata sulle scatole e che verosimilmente lo porterà a guardarsi intorno.
Anche perché le offerte che ci sono allettanti, in particolare quella che arriva dal team Repsol Honda. Dividere il box con Marc Marquez, con una moto che comunque ha fatto la storia delle corse e in una squadra che ha vinto più di chiunque altro negli ultimi anni è una prospettiva che ingolosirebbe tanti. Anche se è vero che chi si è ingolosito prima di Quartararo, vedasi Jorge Lorenzo, è finito nel tritacarne di un confronto improponibile con Marc Marquez, il suo talento e il suo peso politico. Però Fabio Quartararo non è Jorge Lorenzo e nemmeno il Marquez di adesso è quello di qualche anno fa. Alla fine, quindi, viene da pensare che il primo a muoversi potrebbe essere proprio il francese, firmando con Honda e liberando, di fatto, un posto in Yamaha. Un posto che, almeno stando a quanto si dice, dovrebbe finire di diritto a Joan Mir, anche se tra i vertici della casa dei tre diapason c’è chi vorrebbe provare a dare una opportunità a Toprak Razgatlioglu.
Se a finire sulla M1 sarà Joan Mir, Livio Suppo sarà chiamato a scegliere tra Jack Miller, che piace e piace tanto, e Franco Morbidelli, che potrebbe lasciare la Yamaha proprio per fare posto a Razgatlioglu. In Suzuki, però, s’è sempre scelta la linea verde e non è detto che non si vada a pescare tra i talenti della Moto2 qualcuno da crescersi in casa. Per Jack Miller, comunque, potrebbe prospettarsi anche un ritorno in Pramac, con un semplice scambio di moto con Jorge Martin, anche perché l’australiano non è molto convinto di finire in sella a un quattro in linea. Chi rischia, e rischia tanto, è invece Johann Zarco, perché al momento appare impossibile che Ducati non faccia compiere un salto ulteriore a Enea Bastianini e per il campione francese a quel punto le opzioni da valutare resterebbero pochissime. Così come per Pol Espargarò che, se dovesse lasciare il posto a Quartararo, si ritroverebbe letteralmente a piedi, a meno di un clamoroso movimento di cui si comincia a parlare nel paddock. Sembra, infatti, che il Team RNF possa già dal prossimo anno lasciare Yamaha e finire alla corte di KTM, che a quel punto avrebbe tre team, con la casa austriaca che riaccoglierebbe più che volentieri Espargarò su una RC16 e che sarebbe pronta a lasciare l’altra sella al giovanissimo Pedro Acosta.