La RC213V non vuole saperne di andare forte e in Honda non solo si sta provando a correre ai ripari, ma si sta anche cercando di fare tutto più in fretta di quanto preventivato. E’ notizia di queste ore, infatti, che il nuovo telaio commissionato a Kalex è pronto e che il collaudatore Stefan Bradl lo proverà già la prossima settimana, senza aspettare la fine del mese e i giorni a ridosso dei test previsti con i piloti ufficiali proprio a Jerez.
E’ possibile, quindi, che HRC e la stessa Kalex stiano pensando di portare il nuovo telaio già a Austin e metterlo a disposizione di Marc Marquez sin dal suo ritorno in pista, visto che ormai sembra chiaro a tutti che per superare i problemi della moto bisognerà intervenire in maniera drastica e con un cambio radicale. Lo ha detto, recentemente, anche Alex Rins: “Ci sono aspetti positivi. All'inizio abbiamo avuto problemi con l' elettronica , ma l'hanno migliorata e adesso direi che siamo ok. Ora ho fatto molti giri con il telaio nuovo e quello vecchio, ma ancora non ci siamo. In Argentina ho fatto la gara con il telaio nuovo , perché era quello che aveva la moto da pioggia, ma se avessi avuto l'opportunità di guidare con il vecchio telaio lo avrei scelto ”. Per la serie: non va bene nessuno dei due. E quindi serve accelerare al massimo per provare il terzo: quello che Honda ha commissionato direttamente agli specialisti di Kalex.
Lo farà Stefan Bradl nella due giorni di test privati a Jerez della prossima settimana, quando in pista ci saranno anche Aprilia e KTM con i loro collaudatori. Intanto, però, il pilota tedesco della Honda, è tornato a parlare con la stampa e s’è detto preoccupato per la piega che sta prendendo la MotoGP più che per i problemi della RC213V. “Devi sempre mantenere la tua linea perfetta, fare attenzione ai follow limit e attivare tutti i dispositivi al momento giusto – ha detto Bradl - Ad un certo punto, la capacità umana raggiunge il suo limite e si verificano gli incidenti. Non abbiamo più, come piloti, spazio di manovra per il minimo errore. Se poi fai un piccolo errore vieni subito penalizzato. Abbiamo raggiunto il limite umano in questo sport. È ora di ridimensionare un po' la MotoGP ”.
Parole, quelle del collaudatore tedesco, che arrivano in qualche modo anche a difesa di Marc Marquez, costretto a scontare due giri di penalità a Austin dopo l’incidente di Portimao con Jorge Martin e Miguel Oliveira. “I commissari hanno un lavoro difficile – ha concluso - Dove si sanziona e dove non si sanziona? Penso che sia un po' una forzatura che ogni piccola cosa ora finisca sotto inchiesta e che spesso vengano imposte sanzioni. A volte ho difficoltà a capire il sistema con cui vengono distribuite le penalità. Non esiste una regolamentazione esatta o un elenco esatto delle sanzioni. Solo nella relazione di giovedì si parlerà di quali sanzioni possono essere inflitte per guida irresponsabile, se si mette in pericolo un avversario o si provoca una caduta e questo lascia troppo spazio alle interpretazioni”.