Mancano meno di tre settimane all’inizio del campionato GT World Challenge Europe, ex Blancpain GT Series nonché principale impegno sportivo di Valentino Rossi da quando ha lasciato la MotoGP. Dopo una prima stagione per prendere le misure con mezzo e campionato a bordo di un’Audi R8, Valentino è passato assieme al suo Team, il belga WRT, ad una BMW M4, entrando a far parte del rooster di piloti BMW Motorsport. In questo modo Rossi ha potuto prendere confidenza col mezzo attraverso diverse sessioni di test e un paio di wildcard, la 12 Ore di Dubai (conclusa sul podio, con tanto di cammello in pit lane) e la 12 Ore di Bathurst, terminata in sesta piazza a casa di un problema tecnico. L’approccio con la nuova vettura sembra quindi decisamente positivo, Valentino ha parlato a più riprese di una macchina “più grande e facile” e con l’esperienza maturata nella scorsa stagione l’obiettivo realistico per quest’anno è il podio, magari anche una vittoria nel caso in cui le cose dovessero girare per il verso giusto. Così, mentre gli equipaggi si preparano per il debutto sul circuito di Monza per il primo round (dal 21 al 23 aprile) Rossi è stato a Misano per una nuova giornata di test assieme al resto della squadra: “Siamo a Misano, a casa”, ha raccontato il Doc nell’appuntamento fisso con il reel di fine giornata, a cui erano presenti anche Graziano Rossi, Francesca Sofia Novello e la figlia Giulietta. “Stiamo provando la nostra BMW qua e il feeling è buono, ci aspettavamo di soffrire un po’ di più perché questa è una pista che sulla carta non è il massimo per noi, però… sta andando bene, il primo feeling è buono”.
Lì, al primo commento, c’è un inaspettato Johann Zarco reduce dal primo podio della stagione al GP d’Argentina, dove ha chiuso al secondo posto dietro a Marco Bezzecchi e davanti ad Alex Marquez: “Quanto devi godere andare sul verde senza penalità!! In una curva hai recuperato 5 anni di frustrazione!”. In effetti, il regolamento dei campionati GT è molto diverso da quello a cui sono abituati i piloti di moto: con le auto puoi superare "il verde", anche se solo in certi punti della pista e in determinate condizioni: per esempio, in gara viene tollerato molto più che in qualifica, anche perché valutare ogni singolo caso per 24 ore filate (di cui una buona metà in notturna) non sarebbe fattibile per i commissari. Lo stesso Valentino Rossi, in una vecchia intervista a Motorsport.com, aveva spiegato di come questo sia stato da subito uno dei cambiamenti più complicati: "Francamente l'aspetto dei track-limits non è facile da gestire. In MotoGP è tutto molto chiaro, se vai con le gomme oltre la riga per 1cm, sei fuori. Qui... dipende! All'inizio pare che sia in un modo, dopo la gara ti dicono che in realtà potevi sfruttare di più il cordolo nel taglio e in uscita. In 3 giri se ne vedono di tutti i colori e cambia tutto... Insomma, devi decidere e saper interpretare al meglio la situazione! Non è facile, i PRO sanno dove e come fare la differenza su queste cose, io sto imparando pian piano". In effetti vederlo passare con misurata arroganza sui cordoli ha un che di inedito, eppure contrariamente ad una prima impressione pare che ci sia c'è ben poco di casuale nelle traiettorie di Rossi.