"Questa mattina lottavamo con la Red Bull per la pole position e invece in qualifica ci siamo presi sei secondi. Dobbiamo capire. Non mi riesco a spiegare questo distacco, non riuscivo a stare in pista. Io so di non essere stato perfetto, ma facevo davvero fatica. In passato abbiamo sempre faticato in queste condizioni, dobbiamo assolutamente comprendere il motivo per cui non riusciamo a migliorare...".
Un Leclerc deluso e, nell'allarmismo generale, anche un po' stanco di questa situazione. Meno arrabbiato di quanto visto in passato, e sempre più consapevole - anche dopo l'ennesima delusione nelle qualifiche di Turchia - che la Ferrari ha problemi che non riesce a risolvere. Un atteggiamento che fa paura ai tifosi, già preoccupati di perdere il rampollo d'oro della rossa, ma anche un commento - il suo - che fa sorridere.
Già perché le sue parole tanto somigliano a quelle del suo team principal Mattia Binotto, assente nel weekend turco perché rimasto a Maranello a seguire lo sviluppo della monoposto in ottica 2021, da mesi preso di mira dal comico Maurizio Crozza per le frasi ormai diventate simbolo di un anno da dimenticare. "Dobbiamo capire" dicono entrambi, in un mix generale di rassegnazione e delusione, soprattutto perché - a quattro gare dalla fine del campionato - la Ferrari sembra aver capito un gran poco...
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