Il pilota tedesco a pochi giorni dal Gran Premio di Turchia si è raccontato al Corriere dello sport prima che la sua strada si divida dalla Ferrari. Sei anni di alti e soprattutto di bassi, nonostante le grandi aspettative che la scuderia riponeva sul quattro volte campione del mondo. Eppure, nonostante tutto, Sebastian Vettel ha confessato che era, è attualmente, e rimarrà ferrarista a vita, sempre nel nome di Schumacher: “La Ferrari ha un posto speciale nel mio cuore, Michael Schumacher resta la più grande ispirazione della mia vira e io l’ho visto prevalentemente vestito di rosso, sono innamorato da sempre della Ferrari con cui ho vissuto una esperienza speciale. Ero ferrarista da bambino, lo sono oggi e lo resterò in futuro anche se da avversario”.
In seguito, Vettel ha fatto un bilancio di questa esperienza che, se è deficitario sui titoli, non lo è altrettanto dal punto di vista umano: “Non ho vinto il titolo, ma non ho fallito. Sono stato bene e ho conosciuto amici veri. Ai numeri abbiamo fallito perché non abbiamo vinto. Ma ho vissuto momenti splendidi, ho conosciuto bella gente, amici veri, e per certi versi questa è la cosa più importante”. Rapporti umani testimoniati fin dall’inizio da un regalo speciale: “L’oggetto più bello che conserverò è la Vespa ‘Vettel 5’ che i meccanici mi fecero trovare come regalo di benvenuto nel 2015”.
Certo, a parte questo, i momenti duri non sono mancati. Tanto che il campione tedesco ha ammesso di aver pensato di dire addio alle corse: “Sono stato molto vicino al ritiro, è una possibilità che ho considerato seriamente. Ma ho ritenuto di avere ancora da fare in F1, così ho accettato la proposta di Aston Martin”.
Infine, ha rivelato che, se dovesse accadere, non avrebbe problemi a fare squadra con Hamilton, il suo più grande rivale: “Io in Mercedes con Hamilton? Perché no? Anche se non mi vedo in F1 a 40 anni come Kimi Räikkönen”.