“Ci sono tante emozioni contrastanti, ma soprattutto gioia e orgoglio di essere stati partecipi di questa storia sportiva incredibile. Grazie a Vale”: questo il commento, dopo l’ultimo Gran Premio di Rossi, da parte di Alberto Tebaldi, amico che da tempo ricopre un ruolo apicale nella galassia VR46.
Sul primo incontro e sul rapporto quasi trentennale che lega Albi e Vale: “Intorno al ’93-’94 partivamo il giovedì per andare a vedere il Gp del Mugello, un gruppo di appassionati. Partenza da Gabicce, ma la gara era da Misano subito. C’erano due gruppi, quelli con gli scooter e quelli con le moto. L’ho incontrato così in cima al Muraglione, io ero con una Ducati, lui con uno Zip ed era mostruosamente veloce, con il sorriso. Da allora siamo diventati amici fraterni. Ne abbiamo fatta tanta di strada”.
Sul lascito del Dottore, che ha propiziato l’arrivo in MotoGp di Bagnaia, Morbidelli, Marini e nel 2022 anche Bezzecchi: “Ha una grande generosità sportiva, nessuno durante la sua carriera dà tutto ad altri come ha fatto lui. Lascia una grande eredità quindi è come se non lasciasse questo sport, ha lasciato tanto di lui e continuerà a dare tantissimo”. Questo perché Valentino “ha una visione sempre proiettata sul futuro. Oltre che quello che ha fatto dal lato sportivo e imprenditoriale, l’aspetto in più è che ci ha fatto divertire tanto. E questo – conclude Tebaldi – è un suo grande pregio”.