Aleix Espargaró è un altro di quei piloti che dice spesso e volentieri ciò che pensa, senza paura di esporsi, andando controcorrente rispetto a mode, preferenze, tifosi. Nel 2016 parlò male di Valentino Rossi al termine del terribile sabato di prove ufficiali in cui perse la vita Luis Salom. Qualche mese più tardi, nel venerdì di Misano, il 46 gli rispose con un dito medio in piena diretta televisiva, dopo un incrocio di traiettorie. Nel 2020 Aleix fu protagonista di un "litigio social" con Jorge Lorenzo, reo di aver pubblicato un commento decisamente acido sul conto di Cal Crutchlow, che lo aveva appena sostituito nel ruolo di collautore Yamaha e che - secondo il maiorchino - cadeva un pò troppo spesso. "Preferisco essere un buon umano che un campione, ti voglio bene Cal", sentenziò su twitter il pilota Aprilia dando manforte al collega.
Questa volta Aleix non ha utilizzato metafore per esprimere il proprio dissenso nei confronti dell'atteggiamento in pista di Marc Marquez. Il 33enne di Granollers è tornato a parlare della gravità dello strike di Portimao, che - forse - resterà impunito quando il 93 tornerà in sella. "Saltare tre gare è la peggior penalità per me", ha ribadito la scorsa settimana il Cabroncito, lasciando intendere quanto abbia già pagato per una manovra di cui si è già ampiamente pentito e scusato. Aleix, tuttavia, si è espresso senza peli sulla lingua quando un giornalista di AS gli ha chiesto cosa pensasse della condotta di gara del 93. Il pilota Aprilia, in particolare, ha affrontato il tema della "sudditanza psicologica" generata da Marc Marquez su piloti e Direzione Gara nel momento in cui - secondo Aleix - questi si trovano a parlare di lui o a giudicarlo. Aleix Espargaró, sicuramente, non ha timori reverenziali di alcuna sorta: "Non voglio criticare Marc, ma essere onesto e affrontarlo. Lo affronterò sempre, nel bene e nel male (l'anno scorso Aleix al Mugello antrò nel box di Marc Marquez per abbracciarlo dopo l'annuncio della quarta operazione al braccio destro, ndr). Quanti tocchi ha avuto Marc e quanti ne hanno fatti gli altri venti piloti? Certo, può capitare a tutti. Ma quante volte è capitato a lui e quante a me o a Pecco? Quello che dico non ha nulla di personale, ma per me era un incidente prevenibile e potevano esserci conseguenze ben più gravi. Tutti chiedono sanzioni per Nakagami, ma con Marc non osano. Se chiediamo di Marc a Fabio (Quartararo) e Pecco (Bagnaia) le loro risposte sono ‘sì, beh...'. Non sono dispettoso. In passato ho litigato con Petrucci o Bezzecchi, ma abbiamo lasciato tutto in pista, poi abbiamo fatto pace. Quando giudichi un’azione, giudichi solo quell’azione e basta…non parlo di Marc in malafede. Per me la manovra di Portimao è stata molto dura e meritava una sanzione maggiore di quella che hanno proposto".