Se Jorge Lorenzo mette piede nel paddock della MotoGP, allora - qualche minuto dopo - quasi sicuramente emergeranno dichiarazioni non scontate. È un'equazione praticamente esatta. Sarà l'esperienza di un cinque volte campione del mondo, che in carriera ha corso con Aprilia, Yamaha, Ducati e Honda, a consentire di trovare spesso spunti inediti. Sarà il carattere di Jorge Lorenzo, diretto (fin troppo, per sua stessa ammissione) sin dagli esordi nel Motomondiale, a permettergli di conquistarsi scena, attenzioni e titoli. Anche adesso che non è più protagonista in sella; anche oggi che lavora per DAZN Spagna ed è costretto a fornire opinioni in continuazione. Il Porfuera riesce sempre ad essere interessante perché ogni volta che apre bocca sceglie la scorciatoia più breve per arrivare a destinazione, centrando il fulcro della questione senza mai girarci troppo attorno. Lo scorso weekend, nel paddock di Jerez, Jorge ci ha parlato di pista, donne, orologi e molto altro. In una successiva intervista a Dorna, il 99 si è soffermato sulla crisi tecnica e sentimentale che sta infiammando e dividendo il box del Team Repsol Honda, specialmente dal lato di Marc Marquez.
Al momento pare improbabile che Marc, dopo il forfait di Jerez ("I medici mi hanno detto che in caso di nuovo infortunio alla mano rischierei la carriera"), si prenda la briga di gareggiare a Le Mans, considerando che poi avrà quasi un mese di tempo prima di potersi presentare con più sicurezze al Mugello; magari con la frattura al primo metacarpo della mano destra saldata, definitivamente guarita. Allo stesso tempo, però, più Marc Marquez resta lontano dall'asfalto e più la Honda sembra affondare in una crisi cominciata ad Jerez 2020 e che oggi - Jerez 2023 - è ancora più profonda. Jorge Lorenzo, ritiratosi nel 2019 indossando i colori Repsol, ha parlato con convinzione di un ultimatum (pubblico ma soprattutto privato) che il 93 avrebbe consegnato ad Asaka. Il maiorchino, poi, ha analizzato l'evoluzione delle difficoltà e sottolineato il divario da colmare con Ducati, lasciando trasparire qualche incertezza sull'operato del Team Manager Honda Alberto Puig: "La Honda è probabilmente la squadra più forte, quella che ha vinto più titoli mondiali, la squadra che probabilmente ha il budget maggiore. Ma non sempre la squadra più forte è quella che vince. Perché devi fare tutto alla perfezione, e hai anche bisogno di fortuna. Con Márquez hanno vinto tanti mondiali, per il suo talento, il suo atteggiamento, per la sua condizione fisica...perché è un pilota incredibile. Ma, d'altra parte, è un pilota molto speciale, che ha bisogno di caratteristiche molto specifiche sulla moto. Hanno seguito completamente il percorso di Marc Márquez; e sembra che il percorso di Marc Márquez sia adatto solo per Marc Márquez. E per il resto dei piloti diventa molto difficile ottenere risultati. La Honda è una moto con cui solo Marc può vincere i campionati. Peccato, perché hanno un grande potenziale sotto tanti aspetti. Sembra che la storia d'amore tra Marc e Honda non sia la stessa, qualcosa è cambiato. Probabilmente perché Marc era abituato a vincere quasi ogni anno con la Honda. E ora, dopo tre anni senza vittorie, questo amore per la Honda è un po' finito. Vedremo se riusciranno a migliorare un po' questa storia d'amore o la relazione si allontanerà ancora di più. Solo il tempo e i risultati lo diranno. Ma sembra che Marc abbia dato un ultimatum alla Honda, non solo in privato, ma anche parlando in pubblico. Ha bisogno di una reazione della Honda, ha bisogno almeno di una moto. Forse non la moto migliore, ma una moto vicina alla Ducati; che per ora è la migliore in griglia".