Solo una settimana fa Aleix Espargarò si lamentava per le troppe penalità comminate ai piloti, affermando che così si rischia di rendere la MotoGP noiosa come la Formula1. Ora, però, è il primo a chiedere severità. Il pilota spagnolo di Aprilia sembra aver cambiato idea insieme al ruolo: quando è lui a commettere l’errore bisogna essere indulgenti, quando sono gli altri a commetterlo a suo danno, allora ci vuole la mano pesante. Questa volta, infatti, Espargarò non ha esitato a inveire contro Franco Morbidelli.
“Su Morbidelli – ha detto – ci sarebbe molto da commentare. Sembra non sappia quello che sta facendo, non so che problemi ha. Già in Thailandia sul bagnato mi ha colpito tre volte anche se non è andato in tv. Non capisco cosa stia facendo Morbidelli, gira per la pista, cade, viene sanzionato con due giri lunghi e ora viene sanzionato di nuovo, ma proprio non capisco cosa stia facendo". Un attacco decisamente gratuito, quello di Espargarò, che probabilmente maschera la frustrazione per il sogno mondiale svanito proprio a Sepang. Lo spagnolo e la sua Aprilia non sono mai riusciti a essere realmente della partita e anche la matematica ora dice che a giocarsela saranno Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo.
“Pecco e Fabio sono stati i migliori – ha aggiunto Espargarò - soprattutto Pecco e la sua moto sono stati migliori. Ma li abbiamo combattuti tutto l'anno da molto vicino e ora siamo molto indietro. Mi sarebbe piaciuto finire la stagione allo stesso livello di qualche mese fa. Ho due anni di contratto e penso che possiamo lottare per i mondiali, ma dobbiamo migliorare la parte finale della stagione”. Di errori, però, ne ha commessi anche lo stesso Espargarò (incredibile quello di Barcellona, quando ha vanificato un podio esultando un giro prima della bandiera a scacchi) e le colpe andrebbero divise equamente tra lui e la squadra. “Vincere il Mondiale è stato un sogno accarezzato da vicino – ha concluso il pilota dell’Aprilia - abbiamo lottato duramente e ho dato tutto quello che avevo. Nell'ultima parte dell'anno non siamo stati all'altezza del compito e quello che più mi frustra è non sapere perché ci troviamo in questa. Non riesco a trarre conclusioni concrete perché Maverick e io abbiamo le stesse sensazioni: la moto non funziona più bene e abbiamo fatto quattro gare che ci sono costate. Questa situazione è dolorosa e oggi me ne vado piuttosto triste da Sepang”.