Voto 0 a Aleix Espargarò. Appena ha visto allontanarsi definitivamente le possibilità di vincere il mondiale ha ricominciato a parlare a sproposito. Dopo Phillip Island ha sparato sulla squadra (dimenticandosi di quando ha perso punti perchè s'era sbagliato a contare i giri) e ieri ha sparato sulle mancate penalità a Franco Morbidelli, dopo aver detto, nei giorni scorsi, che tutte le penalità comminate nella MotoGP rendono noioso questo sport e simile alla Formula1! O non vale mai, o vale sempre!
Voto 1 a Jorge Martin. E' un altro che ultimamente parla tanto: ha criticato apertamente la scelta di Ducati che gli ha preferito Enea Bastianini per la sella della Desmosedici del Team Lenovo e continua a ribadire di considerarsi tra i più forti. Probabilmente lo è, ma non di testa. Anche a Sepang ha fatto "la martinata": supermega tempone in qualifica, pole, partenza a razzo e poi... la sabbia. S'è steso proprio quando poteva amministrare. #salvateilsoldatomartin
Voto 2 a Alex Marquez. C'era???? Famiglia Gresini, pensaci tu!
Voto 3 a Joan Mir. E' partito forte, è stato lì con i primi, poi qualcosa è andato storto. Probabilmente c'è stato anche qualche problema con la moto, ma Joan non è neanche il lontano parente del pilota che nel 2020 si è messo in tasca il titolo mondiale. Forse più del suo compagno di squadra ha sofferto lasituazione di Suzuki, ma l'anno prossimo vestirà la stessa tuta di Marc Marquez e in quel box lì, se sei debole di testa, finisci sbranato. Occhio Joan!
Voto 4 a Pol Espargarò. Ok, la RC213V è una moto problematica, ma prendere 25 secondi dal primo e circa 11 dal proprio compagno di squadra (anche se si chiama Marc Marquez) non è da top rider. Sembra uno di quelli che aspettano solo la fine del contratto, senza metterci neanche un minimo di orgoglio, senza lasciare che la voglia di riscatto, o di lasciare un buon ricordo, prendano il sopravvento. Sconfitto e pure arreso!
Voto 5 a Johann Zarco. Ha l'esperienza e il manico per essere tra i protagonisti e per stare lì nel ruolo di soldato di Pecco bagnaia verso la causa Ducati. Invece anche a Sepang non è stato mai della partita, mentre il suo compagno di squadra Jorge Martin sembrava volare. Bisogna dire, però, che almeno Zarco al traguardo c'è arrivato! Daje!!!
Voto 6 a Alex Rins. Non ha potuto ripetere il garone di Phillip Island, ma ha saputo fare la formichina e stare sempre lì, chiudendo con un dignitosissimo quinto posto. Il suo lo fa sempre e sbaglia anche molto meno rispetto al passato. Tanto da far venire il dubbio che Honda abbia pescato nel lato sbagliato del box Suzuki per garantire un compagno di squadra degno a Marc Marquez. Che gli vuoi dire a Rins?!
Voto 7 a Marco Bezzecchi. Ha una Desmosedici con un paio d'anni sulla groppa, ma la fa andare come se fosse l'ultima evoluzione del bolide di Borgo Panigale. E' aggressivo in pista quanto strepitoso e guascone nelle dichiarazioni del dopo gara. Ha vinto il titolo di miglior esordiente e, ormai è cosa nota, sta mettendo sui pensieri quelli di Ducati, perchè uno così non c'è da lasciarselo scappare. #SimplyTheBezz!!!
Voto 8 a Enea Bastianini. E' eternamente onfire è è anche stufo di setir parlare di ordini di scuderia. In conferenza stampa ha spiegato di aver avuto un occhio di riguardo e non aver provato l'attacco disperato a Pecco per evitare di combinare qualche casino grosso. Bene, c'è sembrata la scelta migliore e viva l'onestà! L'anno prossimo ne vedremo delle belle,però! Famelico!
Voto 9 a Marc Marquez. A Sepang ha fatto il collaudatore, provando nuovi materiali per Honda per tutto il fine settimana. Poi, però, in gara è stato il solito Marc Marquez: cattivo finchè la sua RC213V glielo ha permesso. Ha portato a casa un settimo posto e il secondo dei piloti Honda è arrivato ben undici secondi dopo di lui. C'è poco da dire: la porta sempre a casa! Fenomeno punto e basta!
Voto 10 a Pecco Bagnaia. Non gli diamo anche la lode in ossequio del "quasi". Pecco Bagnaia è "quasi"! E non diciamo altro. Mammamiaaaaaaaaaaa!
Voto 10 e lode a Fabio Quartararo. Sin dal venerdì s'era capito che le Ducati sarebbero andate forte, nonostante i problemi avuti in qualifica da Pecco. La sua M1, invece, ha fatto quasi sempre fatica e in prova è anche caduto, rimedianndo una dolorosa frattura al dito. Avrebbe potuto prenderla come scusa per salutare tutti e dire "ci vediamo l'anno prossimo, la sfiga mi ha fatto ritirare dalla lotta mondiale". Invece è rimasto lì a soffrire, guidando sopra guai e problemi, come fanno quelli che non mollano proprio mai. Stoico!