C’è una foto di gruppo scattata in Qatar, prima dell’inizio della MotoGP 2010, che rende l’idea di chi sia Aleix Espargarò: gli unici in quella foto a correre ancora sono lui e Valentino Rossi. Aleix ha debuttato nel motomondiale nel 2005 e, pur non avendo mai vinto un titolo, ha sempre trovato una sella per correre. Questo perché il più grande dei fratelli Espargarò ha un buon carattere, una grandissima esperienza e tanta velocità.
Aleix ha deciso di raccontarsi in una sessione di Q&A con i fan su Instagram, raccontando della sua famiglia (è l’unico pilota in griglia con due figli) e delle sue passioni, dal ciclismo alle auto. Proprio in tema di quattro ruote Aleix racconta che la sua macchina preferita è la MINI John Cooper Works GP, hot-match in edizione limitata da 306 cavalli in grado di girare all’inferno verde del Nurburgring in meno di 8 minuti. La sua auto dei sogni però è la nuova Porsche 911 992, ovviamente in configurazione Turbo S.
Interessanti anche le parole sulla MotoGP. Quando gli viene chiesto quali siano i cinque piloti più talentuosi con cui ha corso nella sua carriera, Aleix risponde solo con quattro nomi: Rossi, Marquez, Stoner e Pedrosa. Jorge Lorenzo non viene citato. Poi confida di avere un buon rapporto con Valentino Rossi, il suo idolo d’infanzia. Sui suoi obiettivi per il 2021 invece, Espargarò dichiara di voler portare l’Aprilia nella Top 6 del mondiale e spiega che la preparazione mentale è importantissima per un pilota, motivo per cui è seguito da diversi anni da uno psicologo sportivo. Infine, il suo tracciato preferito è Aragon, dove è salito per la prima volta sul podio in MotoGP.
Aleix è anche grande appassionato di ciclismo, sia che si tratti di MTB che di velocità, al punto da dichiarare che uno dei suoi grandi sogni è quello di correre come professionista. Quando gli chiedono quale sia la sua bici da velocità preferita non ha dubbi: è la Bianchi usata da Marco Pantani nel suo ultimo Tour de France, nel 2000.
Infine, qualche battuta sulla famiglia: Espargarò ha due figli ed è pronto (almeno per farli divertire) a metterli su di una moto. Poi spiega che crescerli stando così tanto lontano da casa è la parte più dura del suo lavoro, ma che ormai i bambini si sono abituati e che cerca di parlarci sempre, magari anche via FaceTime. Poi racconta della figlia Mia, nata con problemi cardiaci: “È una bambina geniale, è una guerriera e ride sempre, ma proprio sempre! È la mia più grande forza e motivazione, e ringrazio sempre i cardiologi che l’hanno seguita”.