Aleix Espargarò ha i riflettori del paddock puntati addosso da quando, contro ogni aspettativa - tanto per il pilota che per la moto - è riuscito a portare l’Aprilia sul podio di Silverstone. Un traguardo importante, specialmente per come è arrivato: tanto lavoro e altrettanta tenacia da parte di tutti, non certo per una lunga serie di circostanze. In un video di RAW, suo sponsor di lunga data, Aleix Espargarò svela qualche dettaglio sulla sua passione per le corse e sulla nutrizione sportiva. Ecco le sue parole.
“Il mio primo ricordo su di una moto? Beh, all’inizio era un hobby, come un bambino che va a giocare a calcio o a tennis - le parole di Espargarò - Uscivo con mio padre e mio fratello, sempre noi tre, ed è un ricordo molto bello. Oa che sono padre e che sto tanto tempo fuori di casa me lo ricordo come una cosa molto famigliare. Quando corro provo felicità, adrenalina, ma anche tantissima concentrazione, perché ti serve. Ma andare in moto è soprattutto felicità, perché alla fine è la cosa che mi piace di più da quando ho tre anni. Quindi sono molto felice sulla moto!”.
Sulla preparazione fisica, chi lo segue sui social lo sa, Aleix lavora incessantemente: “Sono una persona estremamente disciplinata. Non solo per la preparazione fisica, ma anche per la nutrizione. Anche perché più invecchi e più diventa importante. D’inverno ho fato tanto sci e palestra, ma durante la stagione faccio praticamente zero palestra, mi alleno molto nel core, nella mobilità e nel cardio, che è la parte più importante dei miei allenamenti. La verità è che la bici mi lascia poco tempo per fare altri sport o allenamenti. Con il passare del tempo sono diventato un freak del nutrizionismo. Mi piace controllare ogni dettaglio, controllare i carboidrati, i livelli di proteine… Peso il mio cibo. Ho una dieta molto rigida. Gli zuccheri sono il nemico numero uno, anche se tanta gente non lo accetta”.
Non manca, infine, una piccola riflessione sugli oneri e gli onori dell’essere un personaggio pubblico: “Chiaramente è un ruolo importate, ma questa è una cosa che a volte mi disgusta. Capisco come funziona la società e che gli atleti sono una voce forte, infatti quando posso cerco di dire la mia, in questo caso in termini di nutrizione. Però credo che dovremmo cambiare un po’, stando attenti a quello che dicono i professionisti, gli accademici. Gente che lo fa di lavoro. Però so come funziona e so che i primi a dover dire certe cose siamo noi sportivi”. Ha concluso lo spagnolo.