“Spero che Aleix sia il suo riferimento, ma spero anche che Maverick lo sfidi”, così Massimo Rivola aveva immaginato il futuro della stagione dell’Aprilia, con Espargarò e Vinales a condividere e bilanciare la lunga amicizia che li lega da una vita e la nuova, e inevitabile, rivalità tipica dei compagni di squadra. E i due sembrano averlo preso alla lettera, visto che Maverick Vinales, alla vigilia del suo debutto in gara in sella alla RS-GP, ha dichiarato che il suo obiettivo in questo fine settimana sarà fare la corsa con Espargarò. Che significa osservarlo, ma anche provare a batterlo se tradotto dal Pilotese all’Italiano. E non potrebbe essere altrimenti, visto che l’ormai ex pilota della Yamaha sarà inevitabilmente l’osservato speciale al GP di Teruel, sul tracciato di Aragon. Una pista su cui Vinales sembra essersi abbonato al quarto posto, per il qualche, probabilmente, questa volta metterebbe anche la firma. “Non posso pensare di essere al cento per cento – ha spiegato nel comunicato stampa che precede il week end di gara – il mio obiettivo ad Aragon sarà quello di stare con Aleix, anche per capire di più la moto. Una cosa, però, è certa: non vedo l’ora di scendere in pista e di dare ufficialmente inizio a questa nuova avventura con Aprilia”.
La speranza, è chiaro, è quella di riuscire a migliorare ulteriormente i risultati già messi in cassa da Aleix Espargarò, compreso il podio dell’ultimo gran premio a Silverstone. Con il sogno di portare a Noale un mondiale, magari nel prossimo futuro, lavorando fianco a fianco e condividendo informazioni anche in virtù della lunga amicizia che lega Aleix e Maverick. E’ stata proprio la loro amicizia, tra l’altro, a permettere l’arrivo di Vinales in Aprilia, perché l’allora pilota della Yamaha aveva confidato a Espargarò di non trovarsi bene e di valutare l’ipotesi di mollare tutto. Il resto lo ha raccontato Massimo Rivola, manager di Aprilia e uomo chiave nella trattativa: “Aleix mi ha detto che Maverick non era felice diversi mesi fa – ha raccontato Rivola - Ma non l'ho nemmeno preso in considerazione per il fatto che aveva un contratto con un ingaggio troppo importante. Ma quando Aleix mi ha detto che stava pensando di cambiare l'anno prossimo, ho detto: OK, basta, fammi parlare con il suo manager. Non ricordo esattamente in che giorno abbiamo iniziato a parlare, ma è stato subito dopo la Germania, una gara molto brutta per lui. Vedo Maverick come uno dei talenti assoluti nel paddock, anche se è chiaro che dobbiamo lavorare per farlo sentire a suo agio. Sono curioso di vederlo in squadra e spero che Aleix sia il riferimento, ma spero anche che Maverick lo sfidi. Non subito, ma l'anno prossimo. Quando hai due piloti che si sfidano, diventi più grande se mantieni l'equilibrio e il rispetto tra i due. Lo hanno già fatto in Suzuki e per me il messaggio più bello è quando un pilota come Aleix, che è in Aprilia da tanto tempo, consiglia ad un amico di venire con noi. È un buon segno, significa che crede nel progetto”.