E così, fra una canzone e l’altra, esplode il caso che sta quantomeno imbarazzando l’atletica italiana. Pare infatti – secondo le rivelazioni de Il Fatto Quotidiano – che Giacomo Tortu, fratello e manager del velocista italiano Filippo Tortu, avrebbe assoldato Equalize (prezzo dell’operazione, 10mila euro), una società di investigazione, per spiare Marcell Jacobs, vincitore dei 100 metri alle Olimpiadi del 2021. Tra il 2020 e il 2021 Giacomo Tortu avrebbe incaricato questa società di raccogliere informazioni su Jacobs accedendo alle sue analisi, ai suoi referti del sangue, ma anche a telefonate e messaggi, allo scopo di raccogliere prove di doping. Pare tuttavia che da queste ricerche non sia emerso nulla di eclatante. Un buco nell’acqua, insomma, ma intanto il caso c’è. Ora Giacomo Tortu è indagato dalla Procura di Milano, ma gli atleti coinvolti? “Personalmente credo a Filippo quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello”, afferma Jacobs. “Detto questo – prosegue –, che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa. E dal presidente della Fidal, Stefano Mei, mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la Procura completi le indagini”.
![Jacobs 01](https://crm-img.stcrm.it/images/42483895/2000x/20250215-132034254-4033.jpg)
Ecco, al di là di occasionali speculazioni che hanno perlopiù avuto il sapore della chiacchiera da bar, il nome di Marcell Jacobs, va sottolineato, non è mai stato associato all’uso di doping. Se non indirettamente, attraverso la figura di un altro Giacomo. Giacomo Spazzini, nutrizionista bresciano di Desenzano del Garda che dal settembre 2020 al marzo 2021 ha collaborato con Jacobs, e assolto dalle accuse di concorso nei reati di “esercizio abusivo della professione medica” e di “truffa ai danni dello Stato” contestati a un biologo, Antonio Armiento, che fino a gennaio 2021 ha lavorato nel centro gestito da Spazzini medesimo. Un procedimento, quello su Spazzini, che era parte di un’inchiesta più ampia. Al centro di essa un traffico di ricettari sfruttati anche per prescrivere farmaci anabolizzanti. I media inglesi e americani, dopo la vittoria di Jacobs a Tokyo, si erano tuffati di testa in questa vicenda per mettere in dubbio l’exploit dell’atleta italiano. L’agente di Jacobs precisò subito che il rapporto fra Marcell e Spazzini si era interrotto nel marzo 2021 (mesi prima della vittoria olimpionica) non appena Marcell era venuto a conoscenza dell’indagine. Dal proprio canto i legali di Spazzini avevano fatto notare che “il contatto fra Soazzini e Jacobs si basava su un rapporto di amicizia e che Jacobs è stato assistito fino al mese di marzo 2021 da professionisti del centro che Spazzini gestisce come imprenditore”. Tutto chiarito? Per la Legge sì, ma sullo sfondo, evidentemente, c’era un Giacomo Tortu mai davvero persuaso. Ora andrà chiarito se Filippo Tortu fosse a conoscenza delle rischiose manovre del fratello. E se da quelle spiate possa ora trapelare qualcosa di rilevante (al momento, come detto, pare proprio di no).
![Filippo Tortu 01](https://crm-img.stcrm.it/images/42483899/2000x/20250215-132209901-1846.jpg)
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