Quanto guadagnano i piloti? La risposta vera è che non lo sapremo mai, perché spesso anche le cifre degli ingaggi non sono reali e fanno riferimento a premi, contratti di sponsorizzazioni collaterali e accordi tra case e manager dei piloti. Però la testata giornalistica Motosan ha provato a fare due conti in tasca ai protagonisti della line-up della stagione appena conclusa, mettendo insieme, oltre alle cifre dell’ingaggio vero e proprio, anche altri introiti strettamente legati all’attività in pista con il team di riferimento della MotoGP. Risultato? A giocarsela sono stati ancora una volta Marc Marquez e Valentino Rossi, con lo spagnolo che, però, ha avuto la meglio sull’italiano.
Secondo quanto riportato da Motosan, Marc Marquez (che nel 2020 aveva proposto ad Honda di rinunciare al suo ingaggio dopo essere stato fuori una intera stagione) è riuscito a mettersi in tasca la cifra tonda di 10 milioni di Euro. Il suo ingaggio base, come è noto, è altissimo ed è figlio di un contratto che ha l’insolita durata di quattro anni (di norma sono due) per cifre che ormai, nella MotoGP del post Covid, non sarebbero più neanche ipotizzabili. Si aggiungono, poi, le attività legate a sponsor e casa madre che fanno salire la somma totale, appunto, a 10milioni di Euro. Stando a quanto è dato apprendere, si tratta comunque di una stima che non tiene conto di tutti gli introiti che, invece, sono strettamente legati al pilota e non alla sua attività in pista. Ecco perché Valentino Rossi, che pure può contare su una grossa azienda che porta il suo nome, deve accontentarsi del secondo gradino del podio, con 8 milioni di Euro. Per il nove volte campione del mondo la cifra dell’ingaggio di partenza è stata distante anni luce da quella di Marc Marquez.
Al terzo posto, invece, c’è il nome che non ci si aspetta: Maverick Vinales. Lo spagnolo ha potuto godere di parte del sostanzioso stipendio che Yamaha gli ha pagato fino alla fine del loro rapporto di lavoro e anche il contratto poi sottoscritto con Aprilia dovrebbe essere abbondantemente sopra il milione di Euro. Cifre che lo hanno fatto avvicinare al guadagno complessivo di circa 6,5 milioni di Euro nel solo 2021, riuscendo a mettere in tasca una somma superiore a quella incassata dal campione del mondo Joan Mir. Per il maiorchino della Suzuki, tra ingaggio, premio per la vittoria e contratti collaterali strettamente collegati all’attività in pista, il gruzzolo incassato si aggira intorno ai 5 milioni di Euro, che gli valgono il quarto posto nella speciale classifica stilata da Motosan. Dietro l’ex campione del mondo c’è il suo compagno di squadra, Alex Rins, mentre al sesto posto spunta, a sorpresa, Pol Espargarò, con circa 3milioni di Euro guadagnati.
Settima piazza per Franco Morbidelli, il cui ingaggio è abbondantemente sotto il milione di Euro, ma che ha potuto beneficiare (presumiamo, ndr) di un premio per il traguardo conquistato nel 2020, seguito da Fabio Quartararo che l’anno prossimo, inevitabilmente, vedrà lievitare i suoi introiti grazie al titolo mondiale messo nel sacco in questa stagione. Chiudono la classifica, stando a quanto è dato sapere, i piloti della Ducati, tutti con ingaggi sotto al milione di Euro e formule contrattuali che, però, prevedono sostanziosi premi per piazzamenti, vittorie e traguardi intermedi conquistati nel corso della stagione. Una formula, quella usata da Ducati, che presto potrebbe diventare la più emulata in tutta la MotoGP, visto che il Covid19 da una parte e la perdita di interesse che farà seguito all’addio di Valentino Rossi, potrebbero pesare notevolmente su tutto l’indotto del motomondiale. E, quindi, anche sul denaro che circolerà nel paddock.