L’ex pilota MotoGP, cinque volte campione del mondo, mentre si prepara alle vacanze di Natale – che probabilmente trascorrerà a Dubai lasciando la fredda Lugano – torna a parlare e a spiegare ai microfoni di Dazn. Il suo futuro non è ancora stato reso noto, ma si può già dire che ha assicurato che in qualche modo tornerà a correre con le auto. Qualche settimana fa ha fatto un test a Franciacorta con la Porsche GT3, poi ha partecipato alla 100 Km dei Campioni al Ranch di Valentino Rossi. Insomma, la voglia di velocità è tornata a scorrergli nelle vene dopo un po’ di giusto riposo. Ma dopo 18 anni di Motomondiale, ha parlato anche dei pericoli con i quali i piloti hanno a che fare ogni giorno e che dal canto suo è stato uno dei primi a dimostrare, oltre al coraggio, anche che è giusto provare paura per conoscere i propri limiti: “Sono stato uno di quelli coraggiosi, non avevo paura di esprimere quello che sentivo dal 2008. Ho avuto paura dopo le cadute in Cina, a Le Mans o al Montmeló in cui ho battuto la testa. Ho anche detto che avevo paura di andare in moto ma poi a poco a poco l’ho superata, sono stato il primo ad ammetterlo”. D’altronde, se corri fi da quando sei piccolo, ha ammesso, è più difficile provare timore della velocità: “Sulla moto hai molto controllo, perché lo fai da quando sei piccolo… Non sei consapevole che se qualcosa va storto o hai sfortuna puoi avere un handicap per tutta la tua vita fisica o addirittura perdere la vita”.
Jorge Lorenzo: “Chi corre
fin da piccolo non capisce
che se qualcosa va storto
puoi perdere la vita”
In vista delle vacanze natalizie, l’ex pilota ha parlato ai microfoni di Dazn per spiegare quanto la paura possa influire o meno nell’atteggiamento di un pilota in pista. Lui, che dice di essere stato il primo ad ammettere di aver provato paura dopo alcune cadute, mette in guardia i colleghi più giovani
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