Traumatologo di gran fama in Spagna e, adesso, anche in tutto il mondo dopo che il suo paziente più celebre, Rafa Nadal, è tornato a giocare e vincere nonostante un serio infortunio ne avesse messo seriamente a rischio la carriera. Stiamo parlando di Angel Ruíz Cotorro, medico spagnolo balzato recentemente agli onori delle cronache come il salvatore di Rafa Nadal. E che adesso è chiamato a una nuova impresa: aiutare Marc Marquez a superare i problemi al braccio. Problemi con cui l’otto volte campione del mondo fa ancora i conti dopo il tremendo infortunio rimediato a Jerez nel 2020 e che anche a Sepang, durante i test dei giorni scorsi, sono tornati a farsi sentire.
Da qui la decisione, da parte dello stesso Marc Marquez, di chiedere aiuto proprio al dottore che ha salvato la carriera di Nadal, con motorsport.com che ha ottenuto dallo stesso pilota la conferma della notizia. “Con l'aiuto del medico che mi ha operato, Samuel Antuña - ha detto l'otto volte campione del mondo - abbiamo deciso di lavorare anche con Ángel Cotorro, che è il medico della squadra spagnola di tennis. Con lui c'è un ottimo gruppo, che ho già visitato più volte questo inverno, e in cui c'è un fisioterapista, un preparatore fisico e altri ruoli”.
Un altro tentativo, quindi, per provare ad accelerare il percorso di recupero, ma questa volta senza forzare troppo e evitando di creare altre noie. Marc Marquez vuole almeno un altro titolo mondiale e a Sepang ha potuto rendersi conto, al di là dell’ottavo tempo registrato, che il suo passo è stato tutt’altro che buono e che in particolare in alcune curve ha sofferto decisamente troppo. Fino ad ammettere che il braccio lo preoccupa più del recente infortunio all’occhio e a dirsi pronto a portare avanti, oltre ai tradizionali allenamenti, anche un programma specifico capace di restituirgli la forza necessaria sull’arto danneggiato.
“Un anno e mezzo fa – ha detto ancora Marquez a motorsport.com - mi sono infortunato al braccio, ma ho ancora dei limiti che si riflettono nella spalla. Nel momento in cui l'area si infiamma, arriva il dolore e da lì perdo forza. In questa stagione voglio stabilizzare le prestazioni di quella zona. Allo stesso tempo sto ancora lavorando con il mio solito allenatore, ma lui non ha molta esperienza con questi infortuni specifici. Non poteva sapere esattamente come fosse la mia spalla all'interno, o in quale posizione fosse rimasto un particolare nervo dopo l'operazione. Adesso, dopo approfondite analisi svolte dal team del dottor Cotorro, abbiamo capito molte più cose"