Andrea Dovizioso è tornato in MotoGP la stagione dopo aver lasciato la classe regina, ma l'adattamento in Yamaha costa più del solito in quanto deve guidare una moto diversa dalla Ducati, moto che ha guidato per otto anni.
In una stagione ricca di cambiamenti, Dovi è consapevole che la sua prestazione non è stata quella che si aspettava e, come lui stesso ha confessato, non proseguirà la prossima stagione. Nonostante il suo futuro non passi attraverso la MotoGP, continuerebbe sulle ruote: "Per me il motocross è una cosa molto interessante".
Dovizioso assicura che il prossimo anno "non correrò, non c'è motivo. Ho sempre detto che se non fossi competitivo non sarei rimasto, perché non ti diverti quando combatti, soprattutto dopo 20 anni di corse. Non ho cercato di trovare un posto per il prossimo anno. Non voglio finire la stagione in questo modo, ma nessuno ha tutto sotto controllo".
Lo '04' è consapevole dei problemi che sta vivendo in questa stagione: "Non essere competitivi è una storia completamente diversa dalla mia carriera. Questa è la prima volta che mi succede ed è difficile da gestire. La MotoGP è cambiata, sono cambiate le rivali, il modo di guidare è diverso, ci sono tanti piccoli motivi".
Quartararo è l'unico della Yamaha a volare: “Se non guidi come Fabio è molto difficile essere competitivi. Se vinci c'è un motivo, quindi, puoi essere veloce, ma se gli altri piloti si lamentano vuol dire che non ci sono molti modi per essere competitivi".
"Tutte le moto giapponesi in questo momento sono in difficoltà ma solo un pilota è veloce, il secondo è sempre lontano. Vuol dire che la base della moto è un po' difficile e particolare”, conclude Andrea Dovizioso.