Andrea Dovizioso è vicinissimo all’Aprilia, a questo punto potrebbe essere molto più di una voce. Perché la notizia l’ha anticipata - nel DopoGP di moto.it – anche Giovanni Zamagni, uno che non spara mai a caso nel mucchio, spiegando comunque che si tratta di una indiscrezione di cui lui stesso ha sentito parlare con frequente insistenza. L’ipotesi, però, non riguarda un ruolo da pilota e, al momento, nemmeno un contratto come collaudatore, ma si tratterebbe semplicemente di provare la moto e macinare con la RS-GP qualche chilometro. Ma è chiaro che in ballo per un futuro non troppo lontano potrebbe esserci una vera e propria proposta, al di là di qualche giro secco. La data scelta, secondo quanto è dato sapere, è quella dei prossimi test privati che il team di Noale effettuerà insieme a Yamaha sul circuito di Jerez de La Frontera.
Che Aprilia sarebbe potuta tornare all’attacco con Dovizioso era nell’aria da tempo, soprattutto dopo la notizia che Bradley Smith avrebbe rifiutato il ruolo di collaudatore che gli era stato offerto nelle settimane che hanno preceduto i test del Qatar. Ma fino ad oggi le trattative erano sembrate piuttosto arenate, probabilmente a causa dell’offerta fatta dalla casa di Noale e anche della volontà del pilota di Forlì di staccare totalmente con la MotoGP per quanto riguarda il 2021.
Ma allora perché si torna a parlare di Aprilia e Dovizioso? La ragione potrebbe stare proprio su quanto si è visto in questi giorni sull’asfalto del circuito di Losail. La RS-GP di Aleix Espargarò, infatti, s’è dimostrata tutt’altro rispetto al passato. Ha lottato sempre al vertice, strappando tempi più che dignitosi e confermando, quindi, quanto di buono aveva già mostrato durante i test privati di questo inverno. La moto è cresciuta ed è cresciuta tantissimo in termini di prestazioni e questo potrebbe aver ingolosito Andrea Dovizioso e il suo manager.
I cambiamenti fatti sulla moto sono significativi, oltre che evidenti anche ad un occhio non tecnico, e a questo punto sembrano davvero esserci le basi per cominciare a costruire qualcosa di veramente ambizioso. Anche perché, in virtù delle concessioni di cui Aprilia ha potuto beneficiare e che può ancora sfruttare, il motore presenta importanti novità e potrà essere anche ulteriormente sviluppato. Che la nuova RS-GP sia una moto assolutamente competitiva, infatti, è opinione condivisa in tutto l’ambiente, avversari compresi, e si tratterà, ora, solo di andare a limare alcuni dettagli per poter superare anche i problemi di agilità che gli stessi piloti, Espargarò e Savadori, hanno riscontrato.
Un lavoro che sembra calzare a pennello proprio per Andrea Dovizioso: metodico, costante, ostinato e attento a ogni dettaglio. Oltre che di grandissima esperienza, maturata non solo in sella alla Ducati Desmosedici, ma anche alla Honda e alla Yamaha nei tanti anni in cui ha militato in MotoGP.