Torna o non torna? Quello che riguarda Andrea Dovizioso e il suo futuro in Aprilia è ormai un vero e proprio tormentone e a mettere ordine ci hanno provato quelli di Speedweek.com, mettendo in fila le varie fasi della trattativa e unendole a varie indiscrezioni raccolte nel paddock. La conclusione? Andrea Dovizioso sarebbe pronto a tornare in MotoGP, ovviamente con Aprilia, ma solo se saranno garantite alcune condizioni imprescindibili. E, diciamolo subito, l’ingaggio non c’entra niente. E’ anche una questione di denaro, spiegano da Speedweek, ma non di denaro che dovrebbe finire nelle tasche del pilota, bensì nelle casse del reparto corse di Aprilia. La richiesta, di fatto, riguarderebbe la possibilità di aumentare il budget a disposizione del team non solo per onorare lo stipendio e pattuito, ma anche e soprattutto per poter fare investimenti significativi che permetterebbero di limare secondi. Interventi sulla moto, chiaramente, oltre che accorgimenti anche per quanto riguarda organizzazione, lavoro e risorse umane all’interno del box. La richiesta sarebbe stata avanzata direttamente al Gruppo Piaggio che pur di avere Andrea Dovizioso potrebbe aprire i rubinetti nonostante il periodo di crisi.
L’altro punto imprescindibile riguarda, invece, il programma da portare avanti, spalmato su tre anni a partire da quello in corso. Un anno per prendere le misure e lavorare sulla moto, con test privati e magari qualche wild card e due per provare a vincere, scrivendo la pagina più importante della già gloriosa storia racing di Aprilia. I test fatti a Jerez prima e in Qatar poi con la RS-GP21 e, soprattutto, l’ottima prestazione di Aleix Espargarò nel primo GP della stagione, hanno infatti dimostrato che adesso la moto c’è e che il gap tecnico da colmare rispetto a tutti gli altri non è enorme. Dovizioso avrà modo di accertarsi personalmente di questo già nel test di tre giorni che Aprilia effettuerà nei primissimi giorni (12, 13 e 14 aprile) e, verosimilmente, in quello (non confermato) del Mugello, a maggio. Di tornare in gara già da ora, come pilota ufficiale, per il momento non se ne parla e lo stesso Dovizioso non sarebbe interessato.
Intanto Aprilia è a caccia del podio per Fausto Gresini
Dovizioso o meno, Aprilia ha un presente a cui pensare e non è il solito presente di chi è costretto ad arrivare “esimo”. Aleix Espargarò ha chiuso nella top 10 domenica scorsa, dopo un intero weekend di ottime prestazioni ed anche oggi nelle FP1 del GP del Qatar ha fatto registrare il miglior tempo, dopo aver sfidato l'asfalto di Doha anche in bicicletta. Segno che l’Aprilia in questo 2021 sembra davvero poter essere della partita e che la moto messa a punto dagli ingegneri di Noale ha colmato buona parte di quel gap che negli anni precedenti s’era palesato rispetto agli altri costruttori. L’obiettivo, ormai non lo nascondono più neanche i diretti interessati, è quello di conquistare quanto prima un podio. Tra l’altro con una nobile, e comprensibilissima, motivazione.
“Non vogliamo un podio – ha detto Espargarò giocando con le parole – ma il podio da dedicare a Fausto Gresini. In gara abbiamo dimostrato che questa è la migliore Aprilia in MotoGP . Abbiamo imparato molto, soprattutto con il serbatoio pieno, quando ho perso molto terreno. In questo senso, dobbiamo cambiare il bilanciamento della moto e abbiamo in programma di lavorarci da domani. Sono consapevole che sbagliare potrebbe essere più facile di migliorare”.