Parla poco, si dedica al suo 04MotorPark e ogni volta che può sale in sella alle sue Yamaha da cross per godersi salti e fango. La nuova vita di Andrea Dovizioso suona un po’ di “voglio starmene per i fatti miei” e, dopo tanti anni nella confusione del motomondiale, il forlivese cerca di limitare al massimo anche le uscite pubbliche e le interviste. Anche perché il suo rapporto con i giornali, anzi con i titoli dei giornali, non è mai stato d’amore. Però ogni tanto il Dovi dice ancora la sua e questa volta, parlando con i colleghi di Sky, s’è prestato a offrire una sua analisi sulla MotoGP attuale e sullo scenario che si prospetta per il 2024.
Sarà, a detta dell’ex pilota di Honda, Ducati e Yamaha in MotoGP, una stagione condizionata sin dalle primissime battute dalle trattative di mercato. Perché in scadenza c’è la maggior parte dei contratti dei piloti e perché inevitabilmente ognuno salirà in sella, oltre che con la smania di vincere, anche con la consapevolezza di doversi garantire una moto per gli anni successivi. Tra quelli che questa garanzia ce l’hanno già c’è un pilota per cui Dovizioso ha speso parole di grande stima, soprattutto verso la scelta coraggiosa che ha fatto. Il riferimento, è chiaro, è a Luca Marini. “Quando scegli di andare in un team ufficiale è perché, secondo me, vuoi davvero provare a intraprendere un’altra strada: una strada da leader –ha affermato il Dovi - Se sei un pilota ufficiale, sei uno dei leader, puoi crearti il tuo spazio e puoi aprire un percorso che, se tutto andrà bene, sarà ancora migliore per il futuro. È una grande scommessa: Marini mi sembra un pilota molto metodico e preciso e queste sono senza dubbio caratteristiche che potranno aiutare nel grande lavoro che verrà svolto in HRC. Senza dubbio ci vorrà tempo”.
In Honda, quindi, ci sarà da lavorare e i risultati non arriveranno subito anche secondo Andrea Dovizioso e Marini sembra uno che non ha paura di dover aspettare. Anche perché a soffrire non ci sarà solo la Honda, ma tutte quelle moto che non sono Ducati. Per il Dovi, infatti, non ci sono dubbi: sarà ancora la rossa la moto da battere. “Vedo una lotta tra Ducati – ha proseguito – Lì i piloti saranno anche spinti dalla motivazione di avere una Desmosedici anche per l’anno successivo”.
Il rinnovo di Pecco Bagnaia è, chiaramente, dato per scontato, ma tra tutti gli altri ducatisti sarà lotta apertissima. Con un Marc Marquez in più con cui vedersela. “I contratti verranno chiusi molto presto – ha concluso Dovizioso - Ecco perché tutti spingeranno e correranno più rischi, soprattutto a inizio stagione. Speriamo che questo aumento dei rischi non si traduca anche in un aumento degli errori. Inoltre quasi tutti i piloti Ducati hanno il vantaggio di guidare moto che già conoscono. Marc Márquez, invece, sarà senza dubbio uno dei pilastri del mercato piloti, ma dobbiamo aspettare per vedere i rivali”.