È un Andrea Iannone cauto ma moderatamente soddisfatto quello che chiude i primi test del 2024 della SBK, a Jerez de la Fontera, in sesta posizione. 1'38"744 il miglior tempo di The Maniac, ottenuto nell'unica simulazione di qualifica affrontata con la gomma apposita (la Pirelli SCQ), ad un secondo di distacco dal compagno di marca Nicolò Bulega. Verrebbe da pensare che il pilota di Vasto, in Andalusia, abbia affrontato le prime vere difficoltà del suo ritorno alle competizioni dopo i quattro anni di squalifica. La realtà, però, se si guardano i cronologici, è ben diversa: Alvaro Bautista - campione del mondo in carica e assoluto favorito per la stagione alle porte - ha chiuso i test spagnoli fuori dalla top ten, ma non ha provato la gomma da tempo. Il 38enne di Talavera de la Reina si è concentrato solo sul passo gara e ha messo in mostra una simulazione invidiabile, con diversi giri consecutivi sul ritmo dell'1'39" e mezzo. Tempi che, con la SCX usurata al posteriore, sono stati avvicinati - se non replicati - solo da Iannone. Andrea che, in ogni caso, sul giro secco ha già tolto mezzo secondo rispetto alla prestazione siglata lo scorso novembre, sempre a Jerez, al primo assaggio della Ducati Panigale V4 del Team Go Eleven.
Il numero 29, infatti, appena si presenta in zona mista, è l'emblema della serenità. Ci vai coi piedi di piombo, sì, ma intanto ammette di essere stato tra i migliori nella simulazione di passo gara. Soprattutto, Andrea ha la voglia e la necessità di macinare più chilometri possibili prima della gara inaugurale di fine mese nella sua Phillip Island. Lo ripete mentre scherza su una scivolata senza conseguenze e fissa gli obiettivi per i test di Portimao, che scatteranno domani: "Non è andata male, abbiamo migliorato un po' in questo secondo giorno. Abbiamo cambiato qualcosa sulla moto e abbiamo seguito una via diversa rispetto a ieri e alla fine sono abbastanza felice. Di sicuro ho bisogno di fare chilometri, di aumentare la mia esperienza con il team, con ola moto e con tutto, ma penso che abbiamo chiuso il primo test dell'anno in una buona maniera. Non siamo così lontani. Se sono sorpreso dalla mia prestazione? Bah, con la gomma da gara penso di essere stato più o meno il miglior pilota, dall'altra parte abbiamo faticato abbastanza con la gomma da qualifica, però c'è anche da dire che quando ho provato lo pneumatico da tempo non eravamo pronti col setting della moto, perché non avevo ancora alcuna esperienza con la SCQ e ho fatto un solo tentativo. Di sicuro la riproverò nei prossimi test di Portimao, anche per capire quale set-up possa essere più adatto per la configurazione da giro secco. Tutto è nuovo per noi, il riassunto è che mi sono trovato molto bene con la gomma da gara ma non con quella da qualifica. Sul passo gara abbiamo fatto una simulazione coprendo circa la distanza di una Superpole Race, e a parte i primissimi giri ho sempre registrato tempi sul ritmo dell'1'39", quindi penso sia buono. Allo stesso tempo è presto per capire tutto e dire che siamo in una buona posizione, bisogna aspettare e vedere. La scivolata in curva 2? Niente di che, quando sono uscito dalla pitlane la gomma era fredda e ho perso l'anteriore a due chilometri all'ora (ride). Cosa mi servirà nei test di Portimao? Per noi sarebbe importante continuare in questo modo, qui a Jerez abbiamo lavorato bene, specialmente in quest'ultima giornata. In Portogallo avrò bisogno di fare altri chilometri per acquisire esperienza. Dovrò anche conoscere la pista, perché ci ho girato solo con la moto stradale tre settimane fa...mi è sembrata molto divertente".