“E’ un po’ come se Michelin si fosse impossessata delle corse. Cioè, dico Michelin perché c’è il fornitore unico, ma vale per chiunque altro ci sarebbe stato” – Lo ha detto Andrea Migno, ospite nello studio di Sky, prima ancora di sapere che anche Pecco Bagnaia ha ricevuto un warning per aver disatteso la regola sulla pressione delle gomme. Il riferimento di Migno è stato più che altro alla situazione che sta vivendo oggi la MotoGP. “Abbiamo moto potentissime, aerodinamica esasperata, freni pazzeschi, ma poi le gomme condizionano un po’ tutto e questo dovrebbe far riflettere” – ha spiegato il pilotino di Valentino Rossi, rispondendo anche a una considerazione di Jorge Martin che raccontava quanto gli pneumatici avessero condizionato la sua corsa.
Dal Qatar la stessa sorte di Jorge Martin toccherà anche a Pecco Bagnaia, vista la notizia arrivata poco dopo, con la lotta al titolo mondiale che adesso diventa anche un gioco di strategia. Se è vero, infatti, che Jorge Martin aveva annunciato che in Qatar avrebbe rischiato il tutto e per tutto, adesso le cose potrebbero cambiare, sapendo che anche Pecco si trova, di fatto, nelle stesse condizioni e rischia anche lui tre secondi di penalità.
“Questa regola della pressione delle gomme non mi piace – ha detto Max Biaggi agganciandosi al commento di Andrea Migno – Non mi piace proprio il concetto di ammonimento, perché mi fa pensare al calcio. E poi sono cose che non dipendono dai piloti. Loro stanno lì a rischiare e giocarsi tutto e poi, magari, ti ritrovi arretrato di tre secondi, addirittura mentre ti stai giocando un mondiale”. Il pluricampione del mondo italiano, allargando il discorso a un tema molto più ampio rispetto a quello specifico della regola sulla pressione delle gomme, ha anche aggiunto: “Con Voxan ho fatto il record di velocità su moto elettrica, abbiamo raggiunto i 470 km/h e le gomme erano Michelin, quindi credo che la tecnologia per fare coperture resistenti e che garantiscano la sicurezza a certe velocità ci sia. Però, essendoci il fornitore unico, magari non c’è lo stimolo a portare in pista velocemente tutte le varie novità. Però questa cosa delle gomme condiziona un po’ tutto e si aggiunge a aerodinamica, abbassatori, vortici e cose che rischiano di snaturare le corse. Forse la MotoGP dovrebbe fare un piccolo passo indietro. I costruttori dovrebbero sedersi intorno a un tavolo e trovare un accordo che consenta ai piloti di esprimere il loro talento perché non è giusto che un pilota che è oggettivamente forte si ritrovi a non poter neanche lottare perché deve fare i conti con le gomme e queste cose qui”. Una posizione netta quella espressa da Biaggi, al di là della provocazione lanciata da Migno, e che interpreta un pensiero che probabilmente è comune a tutti i piloti.