Non è partito bene, poi, però, è riuscito a raddrizzare la Sprint andando a chiudere al secondo posto e rosicchiando altri due punti a Pecco Bagnaia (adesso sono solo 11). Jorge Martin, però, non è contento. E, anzi, si dice particolarmente preoccupato per quello che potrebbe succedere in gara e perché, di fatto, potrebbe ritrovarsi fuori dalla lotta mondiale senza demeriti. Il tema, infatti, è sempre lo stesso: la pressione delle gomme. Il pilota spagnolo è tra quelli che hanno già ricevuto un ammonimento e farsi pizzicare ancora con la pressione troppo bassa significherebbe tre secondi di penalità. Il problema vero, però, è che se si rispetta il limite minimo voluto da Michelin, si finisce per fare i conti in gara con una moto inguidabile a causa della pressione che diventa troppo alta sullo pneumatico anteriore.
“Nella Sprint – ha raccontato – ho faticato come un matto, perché in alcuni tratti avvertivo che la pressione si era alzata troppo. E’ stato anche pericoloso a mio avviso e ho avuto spesso bisogno di distanziarmi da chi avevo davanti per far arrivare aria fresca e riportare le cose su parametri accettabili”. Da un lato la sicurezza, quindi, e dall’altro il rischio di tenersi troppo al limite con la pressione minima e ritrovarsi a fare i conti con una penalità che a soli due fine settimana dalla fine del mondiale potrebbe suonare di condanna definitiva.
“Sapere che ho un ammonimento mi condiziona molto – ha aggiunto Martin - ho dovuto cambiare molto il mio stile di guida e sento di non poter dimostrare il mio potenziale. Avrei potuto essere più veloce, ma dipendiamo molto da quella regola, ma quando la pressione si alza troppo senti che cadi in ogni curva, non puoi fare un passo, non puoi frenare, forte, ho dovuto cambiare molto. Ma ci pagano per guidare”. Un condizionamento che c’è, ma che Martin non vuole identificare con la paura.
“Quando sei sopra la moto non puoi permetterti la paura, devi guidare e basta – ha concluso – però questa regola non piace a nessuno e rischia di condizionare questo finale di stagione. Chiediamo di cambiare la regola sin dall'anno scorso, ma non c'è modo. È uno standard Michelin ed è sì o sì: è intoccabile. Però a mio avviso è anche un problema per lo spettacolo: che ci diano un decimo di pressione per poter giocare di più. Loro dicono che è una questione di sicurezza, ma non so fino a che punto". E’ chiaro che il pilota spagnolo, al di là del tema generale di cui oggi si è fatto interprete anche Aleix Espargarò a nome di tutti i piloti, teme che la questione dello pneumatico anteriore possa rovinargli il testa a testa con Bagnaia, soprattutto qui in Malesia visti i continui cambi di temperatura. “In gara sarà più rischioso – ha spiegato – però oggi sono relativamente contento. E’ vero che non sono riuscito a vincere, ma l’obiettivo era rosicchiare punti a pecco e in qualche modo ci sono riuscito”