Sono passati 21 anni, esattamente come il numero di Franco Morbidelli. Ce ne siamo accorti quando, parlandone tra di noi, è venuto fuori un paragone tra l’assolo del Morbido al Gran Premio della Repubblica di San Marino e il gol rifilato da Antonio Cassano all’Inter, nella sua partita d’esordio. Partenza perfetta dal lato della pista, così come Fantantonio partì dal lato del campo in quel dicembre del 1999, controllo altrettanto perfetto da fuoriclasse con tanto di stop a seguire e di tacco (paragonabile alle staccate con cui Morbidelli riesce a tenere testa a Valentino Rossi in controllo nei primi due giri) e poi marcia solitaria verso il traguardo, così come Cassano quella sera contro l’Inter marciò in solitaria e a gran velocità verso la porta avversaria, per il suo primo gol in carriera. Anche per Morbidelli è stata la prima vittoria in carriera e, probabilmente, è stata anche quella che lo ha definitivamente avviato verso una consacrazione tra i grandi, così come quel goal fece da apripista alla straordinaria carriera di Antonio Cassano.
Siccome Antonio Cassano è anche un appassionato di motorsport, visto che le coincidenze sono state veramente tante e che domenica la MotoGP sarà di nuovo in Italia a Misano, abbiamo deciso di contattarlo per fargli qualche domanda. Complice una conoscenza comune, Fantantonio non s’è tirato indietro e ha regalato a MOW un po’ del suo tempo. “Grande Morbidelli – ci ha detto – una bella vittoria per lui e sono molto contento per il motociclismo italiano che con questi nuovi piloti sta crescendo. Ma io, come è noto, sono un valentiniano convinto”.
Che fosse un tifoso di Valentino Rossi l’avevamo scoperto durante il lockdown, quando Antonio Cassano ai microfoni di Sky paragonò il nove volte campione del mondo di motociclismo ad un altro grandissimo sportivo. “Valentino – ci ha ripetuto – è come Roger Federer: eterno! Ho visto il Gran Premio di Misano domenica scorsa, Valentino riesce ad essere lì a giocarsela con i ragazzini perché ama da morire quello che fa e si diverte ancora, nonostante non debba dimostrare più niente a nessuno e nonostante sia riuscito a vincere tutto quello che c’era da vincere. Se gli danno una buona moto lui continua a vincere, perché è un vincente”. Per Fantantonio, quindi, Valentino Rossi può credere nel decimo titolo e l’obiettivo non è così impossibile per un pilota che ha ancora fortissime motivazioni e grande entusiasmo, ma che fa i conti con alcuni problemi legati alla messa a punto della moto e all’usura degli pneumatici negli ultimi giri.
“Mi piacerebbe – aggiunge Antonio Cassano – assistere ad un Gran Premio di motociclismo dal vivo, è una esperienza che mi manca e che voglio fare appena possibile”. Moto che corrono da guardare, quindi, con Fantantonio che alla domanda se fosse anche motociclista risponde: “Assolutamente no, perché ho paura”. La passione, come è noto, ce l’ha invece per le auto stradali e quindi non potevamo non provare a chiedergli anche un commento sulla situazione che sta vivendo la Ferrari in Formula1: “Tra Fomula1 e MotoGP dico MotoGP sempre – ci ha risposto – Però seguo la Ferrari e quest’anno sono preoccupato: sta andando di male in peggio e mi preoccupano ancora di più le dichiarazioni in cui ci fanno sapere che stanno pensando al 2022. Follia! La Ferrari quando scende in pista deve giocarsela per vincere, ogni volta!”