Ok, la notizia è che Aleix Espargarò è la prima vittima della nuova regola sulla pressione degli pneumatici. Il pilota spagnolo dell’Aprilia, infatti, è stato penalizzato perché la sua gomma anteriore ha ampiamente superato il limite minimo stabilito a inizio stagione su consiglio di Michelin e, dopo i vari avvertimenti, la penalità è toccata proprio a lui: tre secondi in più sulla groppa. A far arrabbiare lo spagnolo, però, è stato ben altro: “All’inizio ero lì e ho potuto lottare con i primi, poi è diventato impossibile guidare la nostra moto”.
Il motivo? Le temperature raggiunte e le “quasi ustioni” a cui i due piloti della RS-GP sono costretti quando fa già molto caldo. “Fisicamente – ha raccontato Espargarò dopo la bandiera a scacchi - è stato un vero e proprio incubo, perché da metà gara non riuscivo neanche a respirare, quasi per niente. Negli ultimi cinque giri sono stato addirittura preso dal panico: mi sentivo soffocare. Non so come sono riuscito a finire, quindi questo quinto posto non è così terribile”.
Anche perché il suo compagno di squadra, Maverick Vinales, se l’è passata decisamente peggio. “Maverick si è ritirato perché ha raccontato che non riusciva più a vedere, visto che stava facendo fatica a respirare come si dovrebbe. Mi ha detto che ci vedeva doppio. Anche Raul Fernandez, che arriva da KTM, mi ha detto che una moto che scalda così tanto come l’Aprilia non l’aveva mai sentita”. Un problema in più, quindi, per quelli di Noale, con Espargarò che spiega che per lui è un po’ diverso sia perché ha avuto il tempo di abituarsi a questa caratteristica della moto, sia perché fa un allenamento specifico in bicicletta per mantenersi performante anche quando i polmoni sono in affanno.
“Però è qualcosa che dobbiamo risolvere per il futuro – ha poi aggiunto – Io questa moto l’ho trovata già così, ma adesso, quando arriviamo su circuiti in cui le temperature sono estreme, è impossibile guidare bene. Nel tour asiatico, fino a ora, non avevamo avuto grossissimi problemi in questo senso perché c’è stata spesso di mezzo la pioggia. Non dico che oggi avrei potuto vincere la gara, perché non sarebbe onesto, ma questo problema del calore sviluppato dalla moto ha sicuramente complicato tutto, perché quando non respiri bene diventa difficile pensare di fare qualcosa di diverso e anche restare lucidi è impossibile”.