Il Gran Premio in Arabia Saudita e più in generale gli appuntamenti internazionali in quel Paese negli ultimi anni sono spesso stati un caso politico e sociale, visto come i diritti umani vengono calpestati da quelle parti.
Ovviamente Lewis Hamilton è sempre stato molto duro in merito e anche dopo l'ultima gara ha sottolineato che "la mia posizione riguardo l'Arabia Saudita è ancora la stessa di quando abbiamo corso lo scorso anno".
Stavolta però il ministro dello sport saudita, sua altezza reale il principe Abdulaziz bin Turki Al-Faisal, ha risposto ad Hamilton. "Gli ho detto apertamente e francamente che può parlarne con me. Sediamoci, discutiamo su quali sono i tuoi problemi, e capiamo a che punto siamo, perché molte di queste cose... Si legge molto sull'Arabia Saudita, ma non si sanno quali siano i dettagli che stanno dietro alle cose".
"Avremmo potuto dire che non vogliamo problemi, lasciare che la comunità internazionale ci condanni quanto vuole e lasciare che nessuno potesse interferire. Ma non l'abbiamo fatto. Siamo qui per avere una discussione aperta ed è quello che ho detto con la FIA e la F1. Dovremmo sederci assieme e capire la situazione, perché siamo qui insieme. Questo è il motivo per cui ho parlato apertamente con i piloti e ho parlato direttamente con Lewis, dicendogli che se vuole discutere di questi problemi è il benvenuto a discuterne con me, perché stava dicendo che non riusciva a trovare nessuno con cui discuterne". Quindi sono pronto a sedermi con lui e parlarne. Penso che molti di questi problemi si accendano perché non esiste comunicazione e non c'è comprensione di ciò che sta accadendo. E' un piccolo mondo, oggi, in termini di comunicazione, ma viviamo davvero in parti molto diverse del mondo, con diverse culture e mentalità. Siamo aperti alla discussione, aperti a tutto, e questo siamo felici di farlo".