Dopo quasi due anni di assenza, la campionessa trentina Arianna Bridi torna in competizione per realizzare la sua opera d’arte: l’azzurra è riuscita a portare a casa un ottavo posto nella gara femminile dei dieci chilometri in acque libere a Doha, dove in questi giorni si stanno svolgendo i Mondiali di nuoto. L’impossibile diventa possibile per Arianna, che dal 2021 si è dovuta sottoporre a due operazioni al cuore per miocardite. Il tunnel l’aveva divorata. Poter partecipare di nuovo ad una competizione sembrava impossibile. Nessun allenamento concesso. "È surreale. Questa è la mia opera d’arte" – ha dichiarato dopo la gara. Conquista così il pass – non nominale – per i Giochi Olimpici di Parigi 2024: "Non so se poi gareggerò io alle Olimpiadi, è un pass per nazionali, ma ho lavorato tanto per questo. Lo dedico a me stessa, unica persona che non ho mai ringraziato e che ho spesso trattato malissimo". Più raggiante ed emozionata che mai, Arianna torna a brillare nelle acque del Qatar.
La sua è una storia di cambiamento e consapevolezza, dolore e capacità di rialzarsi. Arianna Bridi nasce a Trento nel 1995 e fin da piccolissima sviluppa una grande passione per il nuoto. All’età di otto anni inizia a disputare le prime competizioni, ottenendo però scarsi risultati. Viene successivamente convocata nella nazionale giovanile. Decide così di mollare gli studi e scommettere sulla sua carriera sportiva. Suo padre era contrario: "Col nuoto non porti il pane a casa", le veniva ripetuto costantemente. Il timore del confronto con la realtà lo terrorizzava. Ma Arianna non si lascia spaventare. Si trasferisce nell’Esercito a Roma e si affida al suo allenatore Fabrizio Antonelli. Che la sostiene e crede in lei, anche nei momenti più difficili. Anche quando era lontanissima da qualsiasi risultato. Gli anni d’oro di Arianna – tra il 2015 e il 2018 – hanno segnato la svolta della sua carriera. Grazie all’impegno e al sacrificio, ha ottenuto moltissimi successi: primo e terzo posto alle Universiadi in Corea del Sud nella dieci chilometri. Medaglia di bronzo nella dieci chilometri agli Europei ad Hoorn e ai Mondiali di Budapest. Conquista la medaglia d’oro, invece, nel 2018 agli Europei di Glasgow. La prima vera impresa di Arianna, però, è la vittoria nella cinquantacinquesima edizione nella maratona del Golfo di Capri – Napoli nel 2020. Dove ha conquistato il primo posto e stabilito il nuovo record di 6h:04:26.
L’impresa del Gran Fondo
La Capri – Napoli è la più antica e difficile maratona in acque libere. Trentasei chilometri di percorso totale, che si sviluppano da Marina Grande di Capri e terminano nel golfo Napoli. La gara viene suddivisa in due parti: la prima - lunga trentacinque chilometri in acque libere - che viene disputata a discrezione dell’atleta a seconda delle correnti marine; e la seconda - la parte finale - lunga appena un chilometro di percorso rettilineo parallelo alla costa. Arianna, nel 2020, ha raggiunto il suo record assoluto: è la prima donna a vincere la maratona dopo cinquantacinque edizioni. Ottenendo così un successo mondiale.
Oltre i limiti più grandi
Dopo anni di successi e una storia di medaglie tutta ancora da scrivere, nel 2021 la campionessa trentina ha rischiato di abbandonare per sempre il nuoto. Quell'anno si è dovuta sottoporre a controlli e accertamenti fino alla decisione di procedere con due operazioni al cuore per miocardite. Poi, dopo mesi di riabilitazione e duro lavoro, la tanto attesa notizia: Arianna avrebbe potuto riprendere ad allenarsi gradualmente. Ricevere l’idoneità per gareggiare di nuovo, però, sembrava impossibile. Ma Arianna è rinata. In acqua. Sfidando sé stessa e la sua malattia: "Posso restare senza cibo, ma non senza nuoto" ha dichiarato in un’intervista. Fino ad ottenere così l’ottavo posto ai Mondiali di nuoto in Qatar. Giorno dopo giorno. Bracciata dopo bracciata, Arianna non si è mai arresa. Ha dimostrato che – con amore e sacrificio – si può affrontare anche il più difficile dei mali. Arianna potrebbe rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, certa di lavorare duramente per ottenere la qualificazione.