La Juventus cambia pelle, non solo in panchina dopo l’arrivo di Massimiliano Allegri, ma anche a livello dirigenziale. Dopo l’esonero di Andrea Pirlo, è infatti ormai sicuro l’arrivo di Maurizio Arrivabene come nuovo amministratore delegato del club. La squadra ha messo in bacheca altri due trofei (Supercoppa e Coppa Italia), ma il rendimento in campionato e Champions League non è stato all’altezza. E così, anche al posto di Fabio Paratici è stato scelto l'ex direttore della Scuderia Ferrari.
Per capire se questa scelta sarà azzeccata, abbiamo chiesto a Luciano Moggi che, nonostante non possa più essere attivo in prima persona nel mondo del calcio, rimane uno dei maggiori conoscitori degli aspetti manageriali di una società, ancor di più della Vecchia Signora. «Lo conosco da tempo – ci ha spiegato - ed è una persona saggia, che può dire la sua nell’economia della squadra. È un gran tifoso della Juventus, e anche quando era alla Ferrari so che non ha mai perso una partita. Credo sia una buona scelta per i bianconeri, di una persona riflessiva che cerca sempre di guardare al futuro».
La carriera di Maurizio Arrivane è di grande livello. Dopo 20 anni nella commercializzazione in Italia e all’estero, entra a far parte della filiale europea di Philip Morris a Losanna. Si è dedicato del settore del marketing, ha ricoperto il ruolo di vice presidente di Marlboro Global Communication. Nel 2011 è stato presidente del consiglio di amministrazione Consumer Channel Strategy and Event Manager per Philip Morris International. Protagonista poi della Formula1, visto che dal 24 novembre 2014 al 7 gennaio 2019 è stato direttore della Scuderia Ferrari dopo aver sostituito Marco Mattiacci. L’unico aspetto che gli manca, ha fatto notare qualcuno, è l’esperienza diretta in una società calcistica. Ma anche su questo aspetto, Luciano Moggi ha sottolineato che non è così importante visto il ruolo che andrà a ricoprire: «È una persona che è stata chiamata a fare il dirigente e non l’uomo dello sport, perché a questo penso che Massimiliano Allegri sia più che sufficiente visto che ha chiesto di fare il manager all’inglese. Siccome l’esperienza e i risultati da parte di Allegri ci sono, sono sicuro che sarà un’accoppiata perfetta. Uno come dirigente a vedere nel futuro e l’altro a cercare nel presente i risultati in una squadra che di certo sarà competitiva».
Dopo l’allenatore e l’amministratore delegato, infatti, si attende ora la rivoluzione anche nella rosa della Juventus, che potrebbe cambiare profondamente attraverso il prossimo calciomercato.