L’errore di Fabio Quartararo a Assen non ha rivoluzionato la classifica del mondiale, ma ha fatto sì che le distanze si accorciassero e la seconda parte della stagione potesse risultare, almeno nelle previsioni, meno noiosa. Perché all’errore del francese s’è aggiunto pure quello dei commissari, che hanno stabilito che Quartararo dovrà effettuare un long lap penalty al ritorno a Silverstone. Penalità che, senza entrare nel merito della decisione, probabilmente permetterà ai diretti inseguiti di Quartararo, Aleix Espargarò e Pecco Bagnaia, di accorciare ancora, visto che la Yamaha non è moto da bagarre e che la M1 soffre tantissimo il dover stare dietro a altre moto. Sembrava finita, quindi, e invece a rivoluzionare tutto è arrivato il GP d’Olanda, anche se oggettivamente il vantaggio del francese (almeno su Pecco) è ancora più che consistente.
Classifica definita, quindi, ma comunque incerta, quasi in contrapposizione a altre certezze che invece proprio Assen ha fornito. Perché se i piloti in pista hanno dato vita al GP più bello di questa prima parte di stagione, anche i manager fuori non hanno scherzato con il lavoro, visto che proprio a Assen sì è definita gran parte della griglia della MotoGP del prossimo anno.
Alex Rins, infatti, ha annunciato l’arrivo in sella alla Honda del Team di Lucio Cecchinello, tirando anche una frecciata a Ducati: “Loro non volevano darmi una moto uguale agli ufficiali, Honda invece me la darà”. Lo spagnolo ex Suzuki ha scalzato Alex Marquez e il più piccolo dei fratelli di Cerverà ha subito trovato casa proprio in Ducati, sulla sponda Gresini Racing. Un colpaccio di Nadia Gresini che non ha coinvolto direttamente Ducati, ma uno sponsor esterno, con l’azienda di Borgo Panigale che ha solo dovuto benedire l’operazione . Sempre nel Team Gresini vedremo ancora Fabio Di Giannantonio, che aveva un solo anno di contratto, ma che ha meritato il rinnovo. Quanto all’altra Honda del Team LCR, invece, farà coppia con Alex Rins il giapponese Ai Ogura, con buona pace di Taka Nakagami che ormai sembra avere più di un piede fuori dalla MotoGP (insieme a Andrea Dovizioso).
Stessa sorte rischia di toccare a Miguel Oliveira, che ha rifiutato Ducati nella speranza di trovare una moto ufficiale e che, adesso, dovrà probabilmente accontentarsi dell’Aprilia satellite del Team RNF, in coppia con Raul Fernandez o con Darryn Binder. Per Raul Fernandez la messa alla porta da parte di KTM dopo un solo anno di MotoGP è stata quasi inevitabile, visto che il compagno di squadra Remy Gardner poteva contare su due anni di contratto, e visto che Hervè Poncharal non ha voluto farsi sfuggire l’occasione di rimettere Pol Espargarà sopra a una RC-16,magari con la speranza di emulare quanto fatto dal fratello Aleix con l’Aprilia.
L’unico, al momento, destinato ad andare in vacanza senza conoscere con certezza quale sarà il proprio futuro è Joan Mir. Il maiorchino era dato per certo sulla Honda del Team Repsol, a dividere il box con Marc Marquez, ma qualcosa nella trattativa si è inceppato. O, meglio, nella trattativa potrebbe essercisi infilato qualcuno che risponde, nello specifico, al nome di Jorge Martin. Il talentuoso pilota di Pramac, infatti, ha posto un out out a Ducati, spiegando che se non avrà una moto ufficiale si guarderà intorno per trovarne un’altra. Tutto, quindi, dipenderà dalle decisioni dei vertici di Borgo Panigale: se nel Lenovo Team arriverà Jorge Martin, per Enea Bastianini si spalancheranno le porte di Pramac (con moto uguale alle ufficiali). Ma c’è pure chi pensa che tra i due litiganti possa essere proprio il terzo a godere: Joan Mir…che su una Desmosedici tutta rossa non ci sputerebbe di certo.