E se il piano B di Valentino Rossi - adesso che Aramco, il principe (principe?) e i 18 milioni di Euro a stagione promessi sembrano volatilizzarsi in una sequela infinita di rinvii – fosse proprio Petronas? Il colosso malese ha, proprio in questi giorni, annunciato che non sosterrà più il progetto di Razlan Razali e Johan Stigefelt, nato insieme al Sepang Circuit e durato clamorosamente poco in considerazione degli ottimi risultati raggiunti, tra cui un titolo di vicecampioni del mondo nel 2020 con Franco Morbidelli.
È stato un fulmine a ciel sereno, anche se chi vive da vicino il paddock riferisce che se ne parlava già da un po’. Anche se nel paddock, dove ogni odore si avverte prima, si vocifera da qualche giorno anche di una possibilità altrettanto clamorosa. Ossia che Petronas non sia affatto intenzionata ad uscire di scena dalla MotoGP, ma semplicemente che stia valutando l’ipotesi di cambiare partner. E di restare, quindi, vicino a Valentino Rossi, sostenendo il progetto del team VR46. Che lo sponsor nei mesi scorsi avesse spinto molto per far sì che il neonato team italiano scegliesse Yamaha per la fornitura delle moto è cosa nota, così come è noto che l’interesse per il motorsport è altissimo, se si considera il legame con Hamilton e con la Formula1 in genere per Petronas. Possibile, quindi, che salutino tutti con un arrivederci e grazie?
La domanda, per il momento, ha una sola risposta: sì. Perché non c’è ragione di pensare il contrario e perché, di fatto, non ci sono elementi certi su cui fondare una teoria che comunque è tutt’altro che campata per aria. E’ risaputo, infatti, che a Tavullia si sta lavorando intensamente per rispolverare e aggiornare un così detto “piano b” dopo che le promesse di mega sponsorizzazioni che sarebbero dovute arrivare dall’Arabia Saudita non si stanno trasformando in denaro sonante. Rinvii, conferenze stampa raffazzonate e spiegazioni fumose cominciano a rendere necessaria la possibilità di percorrere altre strade.
Valentino Rossi e la VR46 hanno bisogno di partner solidi che siano capaci di colmare l’eventuale vuoto nel budget che verrebbe a crearsi se il denaro saudita non dovesse arrivare ed è chiaro che Petronas sarebbe uno sponsor più che solido, e anche con una più che discreta esperienza nel motorsport, per affiancare gli uomini di Tavullia e Ducati nella nuova avventura in MotoGP. Ecco perché c’è chi pensa che la fine dei rapporti con SRT da parte del colosso malese non sia una vera e propria uscita di scena dalla MotoGP, ma solo la prima mossa di un colpo di scena pazzesco.