Tutto va come deve andare. Lo cantava qualche anno fa Max Pezzali, ma la serie Netflix di gran successo sugli 883 non c’entra niente. C’entra, invece, che esattamente quelle parole potrebbe cantarle questa sera Pecco Bagnaia, al termine di un venerdì cominciato sì con una caduta assurda nel finale delle FP1, ma andato sempre in crescendo fino a chiudere con un gran tempo le prequalifiche. Davanti a tutti e con Jorge Martin solo quinto. Questa sera, però, Pecco Bagnaia avrà altro da fare del cantare quella vecchia strofa, ma guai a pensare che non starà più che tranquillo o che passerà una notte insonne. “Ieri sera – ha raccontato – ho iniziato a costruire la Bat Mobile di Lego, circa 1800 pezzi, e questa sera voglio finire. Ecco come passerò questa vigilia”. Quasi un modo, il suo, per ribadire che chi potrebbe passare una notte ben più colma di pensieri e incubi non è lui, ma Jorge Martin.
“Io alla fine so che posso solo vincere – ha proseguito il campione del mondo – purtroppo quest’anno ho fatto otto zero che pesano, quattro per colpa mia, altri quattro per colpe non mie. Sono le corse. Non sento particolare pressione anche perché ora ci sono un po’ abituato visto che entrambi i mondiali li ho vinti all’ultima, anche se questa volta non sono io quello in vantaggio. Lo spirito è un po’ lo stesso che ho avuto durante la stagione 2022, quando avevo punti da recuperare e andavo in pista con l’unico pensiero di vincere, perché era l’unica cosa che potevo fare. Poi all’ultima ci sono arrivato con un vantaggio che mi permetteva di arrivare quattordicesimo e sono arrivato nono”. Non ha il viso tirato, sembra davvero più che tranquillo e ha comunque negli occhi lo sguardo di chi è certo che non sarà finita fino a che non lo dirà la matematica. "Domani dovremo fare ancora un po’ di lavoro – ha proseguito – voglio capire come mi trovo con la dura perché ho visto che i piloti che l’hanno montata si sono trovati bene. La caduta? Le colpe sono da dividere tra me e Vinales, ma la sostanza è che mi sono spaventato, ho frenato e mi si è chiusa davanti. Stavo andando piano in quel momento per non chiedere troppo al motore, visto che siamo al limite coi motori”.
Il lavoro fatto in questo venerdì, però, lo ha lasciato soddisfatto e sicuro di poter dare il meglio già da domani. “Il venerdì conta quello che conta – ha spiegato – nei venerdì mi sono sempre preoccupato di stare nei dieci per la Q2 e basta, però quando un week end inizia in questo modo sono sempre contento”. Da mettere a punto, quindi, ci sono solo i dettagli, prima di far parlare il cronometro e poi la pista, con Bagnaia che ha anche parole per il suo avversario. “Martin è sembrato particolarmente nervoso? Non l’ho visto – ha precisato – Nel senso che non ho visto le immagini. Di sicuro ha lavorato in maniera un po’ diversa, ha avuto una strategia diversa dal solito quando cerca di portare avanti molto le gomme e invece oggi ha cambiato tanto, ma è quinto e penso che fare quinto al venerdì sia più che bene. E’ stato bravo. Capisco che la sua situazione possa essere di maggiore stress, è innegabile che sia una condizione complicata e è normale che senta la pressione”.
Saranno loro due, ancora loro due, a giocarsela. Uno con un solo risultato ammissibile, l’altro, invece, con molte più opzioni. E quando nella sala stampa di Barcellona chiedono a Bagnaia se pensa di poter confidare su qualche aiutino ci scherza su: “Sono contento che Marco Bezzecchi sia davanti, lo sono meno che ci sia anche Aleix Espargrò”. Un modo giocoso per dire che anche in termini di “amici in pista” lui e Jorge Martin sono esattamente pari, con il campione del mondo che poi precisa: “C’è un po’ più equilibrio? Sì, ho visto. E’ importante che ci siano diversi piloti lì davanti e che vadano tutti molto forte, ma alla fine ognuno farà il suo, io proverò a essere migliore degli altri perché è tutto quello che posso fare. Oggi abbiamo cominciato bene e sono contento anche perché abbiamo lavorato bene, visto che all’inizio siamo partiti con la stessa moto di maggio e invece il grip è molto diverso rispetto a maggio; abbiamo dovuto sistemare diverse cose e l’abbiamo fatto al meglio”.