Marc Marquez arriva al 20° GP della stagione, a Barcellona, con un punto di vantaggio su Enea Bastianini per il terzo posto nel mondiale. Il Montmelò non piace a Marc, tanto che nel venerdì delle libere è riuscito a entrare in Q2, ma soltanto con un’ottava posizione dietro al fratello Alex, costantemente più veloce di lui in entrambi i turni. Marc comunque ha un ottimo passo gara, per il momento da podio, e buona parte dei suoi risultati dipenderanno dalla posizione di partenza in griglia. Di contro anche Enea Bastianini è parso piuttosto in difficoltà, decimo a fine giornata.
In tutto questo, lo spagnolo continua a essere piuttosto tranquillo, nonché quasi rassegnato all’idea che il Montmelò non è il circuito giusto per lui. “Non ho visto Martín nervoso. Sicuramente sta spingendo per cercare il limite”, ci ha raccontato alla fine delle prequalifiche del venerdì, quando gli abbiamo chiesto del nervosismo di Jorge in pista e di come, invece, lui ha gestito la situazione nel 2013. “È normale che quando stai lottando per il mondiale e puoi diventare campione in 24 giri appena è più difficile guidare, soprattutto quando sei nella posizione di Martín perché puoi solo perdere e Pecco può solo vincere. Pecco sta facendo quello che deve, va fortissimo e qui al Montmelò è sempre andato forte. Ricordo quel feeling nel 2013, quando lottai contro Lorenzo che all’epoca aveva già vinto quattro titoli mondiali: non fu semplice, perché io avevo vent’anni e credo che Martín abbia più esperienza in MotoGP e che sappia meglio come gestirla”.
La frase della giornata però Marc la pronuncia davanti ai colleghi spagnoli di DAZN, in diretta, quando gli chiedono della lotta per il terzo posto tra lui ed Enea Bastianini. Mentre l’altro parla di un obiettivo importante, Marquez minimizza la cosa. Per una questione di mondiali vinti, di denaro guadagnato e, sicuramente, anche per fare un po’ di psicologia: “Tu ti ricordi chi è finito terzo in campionato nel 2018?”, chiede Marc. E la giornalista: “No, io no”. E lui: “Neanche io”.
Il che, ovviamente, è un modo di punzecchiare in maniera neanche troppo velata Valentino Rossi, che nel 2018 finì proprio al terzo posto dietro a Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Marc lo dice senza dirlo e in italiano può sembrare una coincidenza, ma chiaramente non è così per il solo fatto che in DAZN abbiano deciso di pubblicare questo stralcio dell’intervista. Per esserne sicuri abbiamo chiesto un'opinione ai colleghi spagnoli in sala stampa, ma pure i commenti sotto allo spezzone sono inequivocabili: "Ha parlato di Rossi senza menzionarlo", scrive qualcuno. Oppure: "E chi è che ha vinto più mondiali di Marc Marquez?". Comunque la si voglia vedere questo ci ricorda della piccola differenza che c’è tra due che, nonostante tutto, ancora oggi non si sopportano: Valentino lo dice sempre in maniera chiara e plateale, Marc lo sussurra a mezza bocca.