“Mi fa un certo effetto pensare che da domani comincerà l’ultimo fine settimana di gara di questa stagione e poi affacciarmi alla finestra e vedere Barcellona. Insomma dai, ero abituato a Valencia”. Carlo Pernat esordisce così, al telefono, nell’ormai tradizionale chiamata prima dell’ultimo GP di stagione, aspettando di vedere davvero che piega prenderà la finalissima di Barcellona. “L’hanno chiamato il GP della solidarietà e alla fine credo sia stata una cosa buona – ha proseguito il manager genovese prima di entrare sui temi del week end – E’ un modo per dare una mano, perché la comunità valenciana sta veramente soffrendo tanto e forse non ci rendiamo abbastanza conto, da lontano, di che razza di tragedia hanno vissuto”.
Pecco Bagnaia dovrà andare oltre il limite: Ma forse tutti dovrebbero fare una riflessione
La MotoGP, però, è prima di tutto uno spettacolo e, senza entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto a organizzare comunque un GP in Spagna, è finalmente arrivato il tempo di far parlare la pista. Carlo Pernat, però, sta nelle corse da troppo tempo per non lasciarsi prendere dalla concretezza. “A me piace giocare, fare pronostici e provocare, ma 24 punti di vantaggio sono veramente tanti – ha spiegato – se fosse stata ancora la vecchia MotoGP ti avrei detto già da subito che Jorge Martin poteva considerarsi campione del mondo. Adesso, con la Sprint, le cose possono cambiare un po’, ma lo ripeto: 24 punti sono tanti. Credo che Pecco Bagnaia dovrà mettere da parte ogni ragionamento, ogni calcolo e dare sfogo a tutto il talento che ha come forse non ha mai fatto prima, anche a costo di esporsi a più rischi del dovuto. Tanto per lui c’è una sola possibilità, ossia puntare ai 37 punti, e potrebbe comunque non bastare. Di certo due domande sull’opportunità di rivedere l’assegnazione dei punteggi però dovremmo farcele, perché vincere dieci gare, o magari undici, e non diventare campione del mondo è una cosa che una riflessione la merita”.
Jorge Martin punterà tutto sulla Sprint, domenica la sua moto potrebbe pesare il doppio
E’ stata una stagione così, con gli episodi sfortunati che alla fine rischiano di pesare più della capacità di vincere, ma è anche vero che nelle corse è così da sempre. “Io non dico – ha proseguito Pernat – che bisogna cambiare, dico solo che è giusto chiedersi se potrebbe essere il caso o no”. Questioni di cui, comunque, si potrà discutere più in là, quando le moto saranno ferme e i piloti finalmente a godersi le vacanze, con il manager genovese che, invece, torna sul tema dell’ultimo lungo duello che comincerà ufficialmente domani. “Di Bagnaia ho già detto – ha spiegato – La situazione di Jorge Martin, invece, è esattamente opposta, ma non per questo emotivamente meno difficile. E’ giovane, ha avuto una grande maturazione, ma immagino che in questi giorni possa aver avuto la testa solo lì. Mi viene da pensare che potrebbe fare di tutto per vincere il titolo già dal sabato, sapendo di potersi permettere anche uno zero conservando così un discreto margine di 12 punti per la domenica. Di sicuro, però, se non riesce a vincere il sabato o peggio ancora se fa uno zero, la domenica la sua moto peserà metaforicamente il doppio e potrebbe ritrovarsi a fare i conti con un grande stress”.
Casey Stoner a volte dice cose strane, ma è vero che i segreti li conosce solo chi li fa
Ciò a cui invece Pernat non crede affatto è l’ipotesi – o meglio la teoria complottista – sulla possibilità che Ducati intervenga in qualche modo per impedire che un team che l’anno prossimo passerà a altro marchio diventi campione del mondo con un pilota che si porterebbe, tra l’altro, il numero 1 sul cupolino di una Aprilia. “Ho letto le dichiarazioni di Casey Stoner – ha commentato Pernat – penso che Casey sia stato uno dei grandissimi, anzi degli immensi di questo sport, ma a volte dice cose strane. Se Ducati avesse voluto fare qualcosa per ostacolare Martin l’avrebbe già fatto e credo che il non aver dato a Bagnaia la nuova carena solo perché non avrebbe potuto darla anche a Martin basti come garanzia assoluta di serietà e sportività. Credo di averlo detto già in altre occasioni poi a voi di MOW: conosco abbastanza Gigi Dall’Igna da essere assolutamente certo che mai e metterebbe la faccia su un sabotaggio di questo tipo, meno che mai con gli occhi del mondo addosso e all’ultimissima occasione. Rispetto Stoner, ma non scherziamo, dai! Poi, per carità, è vero pure che le cose in segreto le conosce solo chi, appunto, le fa, ma penso che non ci saranno sorprese in questo senso”.
Nei test non mi sorpenderei se non vedessi davanti le Ducati
La sorpresa vera di Barcellona, secondo Carlo Pernat, potrebbe invece arrivare dopo il fine settimana, visto che il verdetto sembra quasi già scritto con quei 24 punti di vantaggio di Martin su Bagnaia. “Io non sono così convinto che l’anno prossimo vedremo ancora questo gran dominio di Ducati – ha affermato – E’ vero che a Borgo Panigale arriverà quel Marc Marquez che ha già dimostrato di essere ancora un fenomeno, come è vero pure che in quel box resterà Pecco Bagnaia, uno capace di vincere due titoli mondiali di seguito in MotoGP e di giocarsi il terzo in una stagione in cui è salito per dieci volte sul gradino più alto del podio, però vedo dei segnali significativi. Inoltre Ducati perderà una squadra e non avrà più i dati di otto moto, ma di sei. Significa tanto”. I segnali di cui Pernat parla, però, non riguardano improbabili crisi in Ducati e meno che mai c’entra la serenità del box messa in discussione dall’arrivo di Marc Marquez, ma la crescita degli avversari. “Ti faccio due nomi? Occhio a Marco Bezzecchi e Enea Bastianini – ha sentenziato ancora – Mi risulta che per il 2025 Aprilia abbia tirato fuori una moto che sulla carta è nettamente superiore all’attuale e per quelle che sono le caratteristiche del Bez, se Aprilia conserverà la sua natura, potrebbe essere un gran bel binomio. Di Martin non dico niente, perché non sarebbe una sorpresa, ma è palese e lampante che se la moto sarà buona anche lui andrà fortissimo. Lo stesso discorso vale per Enea Bastianini. Pedro Acosta, che ha già provato la KTM 2025, ha già detto che è una gran moto molto più facile e performante rispetto all’attuale e la stessa cosa l’ha confermata Pol Espargarò. Enea, venendo da Ducati, potrebbe trovarsi subito a suo agio e non mi sorprenderei, appunto, se nei test di martedì vedessimo davanti proprio Aprilia e KTM, magari, appunto, con i nuovi arrivati Bezzecchi e Bastianini”.
Enea Bastianini vuole salutare Ducati con una vittoria
Prima dei test, però, per entrambi ci sarà ancora una partita da giocare e un addio – o magari un arrivederci – da consumare nella migliore maniera possibile. “Enea è un mio pilota, ci sentiamo quasi ogni giorno e non ho problemi a dire che ci tiene tantissimo a fare bene qui a Barcellona. Tra l’altro si gioca il terzo posto in classifica generale con Marc Marquez, è chiaro che gli sarebbe piaciuto giocarsi il primo con Martin e Bagnaia, ma è andata così. Di sicuro correrà per vincere e a come sarà il 2025 ci penserà solo da domenica sera, o direttamente da martedì quando per la prima volta salirà sulla sua nuova moto. E’ contento della scelta e convinto e no, se mi chiedi se siamo preoccupati per le voci su KTM ti rispondo che non lo siamo. Sia inteso: non è che le ignoriamo o non sappiamo che il marchio sta attraversando una crisi, ma il racing è al sicuro grazie agli investimenti di RedBull quindi non c’è niente da temere. La prova sta, appunto, nel fatto che chi ha avuto modo di provarla ha già detto che hanno preparato una gran moto e pure nel fatto che sul mercato sono stati attivissimi. Quando sei strozzato non sei così attivo, determinato e vivace, quindi si vede che In KTM, almeno per quanto riguarda il racing, stanno lavorando con il massimo della serenità”.