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Il venerdì più importante della MotoGP 2024? Pecco Bagnaia cade, si inca*za, subisce un destro da Martín, ma alla fine risponde da numero 1

  • di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

15 novembre 2024

Il venerdì più importante della MotoGP 2024? Pecco Bagnaia cade, si inca*za, subisce un destro da Martín, ma alla fine risponde da numero 1
A Barcellona, dove Bagnaia e Martín si giocano il Mondiale, è più di altre volte una questione di gomme. In configurazione gara i rivali sembrano essere sullo stesso piano (anche se l'italiano preferisce la media al posteriore, lo spagnolo la dura), ma il time attack ha raccontato una storia diversa: Pecco, dopo essere scivolato al mattino ed essersi innervosito con Maverick Vinales, ha incassato un gancio da Jorge nei minuti finali delle Prequalifiche, rispondendo subito a tono. Così il numero 1 comincia nel migliore dei modi un weekend che deve dominare, mentre tra gli altri spiccano Bezzecchi ed Espargaró, protagonisti di addii diversi ma legati dai colori dell'Aprilia

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

A dispetto di una mattinata partita letteralmente col botto tra le due KTM GasGas di Pedro Acosta e Augusto Fernandez (un incrocio di traiettorie piuttosto fortuito all'esterno di curva 5 aveva gettato i compagni di squadra nel ghiaione, per fortuna senza conseguenze fisiche) e conclusasi con la scivolata di Pecco Bagnaia nei minuti dedicati alle prove di partenza (causata da gomme e freni freddi azionati istintivamente dal numero 1 nel momento in cui Maverick Vinales l'ha sorpassato con decisione in fondo al rettilineo, dove il ducatista procedeva lento), il venerdì pomeriggio del gran finale di Barcellona è stato più tranquillo. 

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Raggi di sole hanno illuminato per tuta la durata del turno l'asfalto catalano, portandolo alla ragguardevole temperatura di venti gradi e consentendo ai piloti di sperimentare tutto il ventaglio di pneumatici papabili per la gara di domenica. Gomme che sono state le vere protagoniste delle Prequalifiche, perché se è vero che a giugno Bagnaia vinse dotato di mescole medie all'anteriore e al posteriore (sull'asfalto c'erano quarantasette gradi), è giusto anche considerare che quella volta era estate mentre oggi l'inverno attende bramoso dietro l'angolo. Per fronteggiare condizioni radicalmente diverse, Michelin ha tutelato i piloti fornendoli di due specifiche diverse di gomme hard al posteriore (una simmetrica, l'altra asimmetrica) e allocando tutte le opzioni possibili ed immaginabili all'anteriore (soft, media e hard). All'avantreno non ce la sentiamo di azzardare pronostici perché piloti e squadre hanno testato le soluzioni più disparate, mentre al retrotreno la situazione è già più delineata: Marco Bezzecchi e Marc Marquez hanno accumulato diversi giri sulla soft senza sfigurare (soprattutto il Bez, il primo nelle Prequalifiche ad abbattere il muro dell'1'40" in configurazione gara), Jorge Martín ha fatto vedere ottime cose con la dura asimmetrica (girando costantemente sul piede dell'1'40"basso), mentre Pecco Bagnaia ha pressoché fotocopiato il ritmo del rivale portando avanti il lavoro con la media. 

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Tornando sulla sfida Mondiale, potremmo dire che in configurazione gara - per ora - tra Pecco e Jorge è uno zero a zero palla al centro. La situazione cambia a livello di time attack, dove Martín a dieci minuti dalla bandiera a scacchi ha tirato il primo colpo di mannaia al cronometro, facendo segnare un 1'39"214 che profumava tanto di "ok, adesso comando io e per voi altri non c'è niente da fare". È stato bravissimo Bagnaia nel rispondere subito, con la seconda soft, al primo cruciale snodo psicologico del weekend: il venerdì di Barcellona appartiene al campione del mondo in carica, che con un notevole 1'38"918 si è messo tutto il gruppone della MotoGP alle spalle. Il miglior modo per inaugurare un fine settimana che Pecco deve dominare per far pendere dalla sua parte le (limitate) chances di vincere il titolo.

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L'unico a scendere sotto l'1'39", insieme a Bagnaia, è stato un Bezzecchi costantemente in palla in questo avvio di fine settimana, che per Marco sarà quello di addio al Team VR46. Il 26enne di Viserba è sceso in pista sin da subito con l'obiettivo di salutare la squadra di Valentino Rossi regalandole un gran risultato ("Ci speriamo, sarebbe davvero bello, lo meritiamo dopo questi tre anni assieme", ha commentato a proposito Uccio Salucci - intercettato dai microfoni Sky - al muretto box). Il Bez martedì proverà l'Aprilia ufficiale, issata oggi al terzo posto da un Aleix Espargaró che "Adios" se l'è scritto su un casco rosa speciale e celebrativo di quello che si configura come il suo ultimo weekend da pilota titolare della top class. Aleix chiuderà correndo a tutti gli effetti il Gran Premio di casa, prima di spostare le sue energie sul test team della Honda, che oggi è stata portata al quarto posto da un fenomenale Johann Zarco, abilissimo a sfruttare la scia di Marc Marquez di fronte a sé per far registrare un clamoroso 1'39"197. Preceduti da Jorge Martín, quinto e vittima di una sbavatura in curva cinque nel tentativo finale, Vinales e i fratelli Marquez, con Alex che esattamente come era accaduto a giugno ha messo le ruote davanti a Marc. Direttamente in Q2 anche Pedro Acosta e un Enea Bastianini che, alla pari del pilota numero 93 contro cui si contende il terzo posto in classifica, non ha brillato nel venerdì del Montmelò. Alle 10:45 di sabato assalteranno un posto per accedere al Q2 le Yamaha ufficiali di Quartararo e Rins (in difficoltà col grip tradizionalmente scarso offerto da Barcellona), oltre ad Augusto Fernandez, al pacchetto di Honda (Mir, Marini, e Nakagami), alle Aprilia Trackhouse, alle KTM ufficiali (deludente Binder, che ha chiuso solo diciassettesimo), ai collaudatori Pirro (coi colori VR46) e Bradl e a Franco Morbidelli, protagonista di una scivolata a metà turno dopo essere stato per larghi tratti nelle prime posizioni.

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Risultati e tempi delle Prequalifiche - Gran Premio Solidarity di Barcellona 2024

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