In vista della prossima chiusura della sua epoca in pista, Valentino Rossi a Misano ha fatti partire un appello: “Abbiamo un sacco di giovani piloti italiani, continuate a seguire le gare e tifate per loro”. I migliori attualmente sono Pecco Bagnaia, in lizza in questo mondiale fino alla caduta al Gp dell’Emilia Romagna, Franco Morbidelli, che ha chiuso il 2020 secondo dietro a Joan Mir, ed Enea Bastianini, due volte sul podio quest’anno nonostante guidi una moto del 2019.
Per Marco Lucchinelli in tema di potenziali eredi di Vale potrebbe esserci fin troppa abbondanza: “Mi viene quasi da dire – il suo commento alla Gazzetta – che è un peccato che siano così tanti, perché avere tre italiani uno contro l’altro potrebbe anche diventare un problema. Di quelli belli, però, come quando ai miei tempi correvo contro Franco Uncini e Virginio Ferrari. Ma per dire chi dei tre sarà il migliore è ancora presto. Domenica mi è piaciuto molto Francesco Bagnaia, è andato giù, vero, ma era davanti a Marc Marquez e lo stava piegando. Si cade quando si prova a vincere, e per me è stato un grande perché ha fatto quello che doveva fare. E mi è piaciuto anche Morbidelli, che finché non ha avuto male è stato in gara. A inizio stagione non sapevo neanche che Franco avesse problemi al ginocchio, però anche con la moto più vecchia aveva fatto vedere cose buone”.
E Bastianini? “A me Enea piaceva tanto anche nelle piccole cilindrate, lui è davvero un altro bel talento che ci ritroviamo. Ha a disposizione la Ducati più vecchia, però ormai è sempre lì attaccato ai migliori, sta dimostrando di essere uno molto consistente. E poi non si lamenta mai, e a me piace molto la gente così. In verità, devo dire che nessuno di loro lo fa, ma è una caratteristica dei giovani, all’inizio non rompi mai, poi man mano che cresci inizi a essere lamentino. L’unico che continua a non farlo è Marquez, e forse è per quello che continua a risultarmi simpatico. Guarda Viñales, è arrivato in Yamaha andava fortissimo, ha vinto subito tre gare e poi basta, mentre arrivavano i vari Zarco e poi Quartararo a mettergli le ruote davanti”.
Quararato ha vinto il titolo: “Fabio campione sarà un bello stimolo per Morbidelli. Io ai miei tempi avevo accettato Spencer, mi sentivo così forte che non avevo paura di nessuno. Invece – conclude Lucchinelli – è andata male, ma Morbidelli è uno che mi dà parecchia fiducia”.