Spuntano paragoni e accostamenti anche importanti, se non importantissimi, dopo il secondo trionfo consecutivo di Pecco Bagnaia, che a Misano è riuscito a ripetersi dopo il Gp di Aragon.
Il pilota della Ducati ha primeggiato al Gp di San Marino dopo aver condotto un’incredibile gara che lo ha visto in testa dai primi momenti, per poi riuscire a tenere a bada un super Fabio Quartararo nel finale. La sua prestazione ha colpito molti esponenti della MotoGp che hanno commentato la gara.
“La volevo più che ad Aragon – sono le parole del ducatista diretto interessato riferite dalla Gazzetta Sportiva – e anche se lì ho avuto tutta la gara Marc attaccato, questa è stata più dura: la pista, anche se corta, fisicamente è più impegnativa, non puoi mai rilassarti. E sapevo che nel finale Fabio si sarebbe fatto sotto, lui con gomma media contro la mia morbida. Ho fatto la miglior partenza della mia vita tutto merito delle partite a Call of Duty, mi sono allenato tantissimo”.
Una gara incredibile costruita magistralmente dal pilota italiano che ha saputo difendere la sua posizione anche quando verso gli ultimi giri, dopo aver superato Miller e guadagnato decimi su decidimi, Quartararo ha cominciato ad avvicinarsi provando a conquistare il primo posto: “Io ci ho provato, ma Pecco ha compiuto un capolavoro all’ultimo giro – racconta il francese complimentandosi con il rivale – ha fatto un terzo settore da qualifica. Ho dato tutto, non pensavo al campionato, solo a vincere. È la prima volta che sono felice di aver fatto secondo, ma con una gara così…”
Pecco si è dimostrato lucido e consapevole del fatto che anche un minimo errore avrebbe potuto compromettere l’esito della gara. “Ho cambiando stile, usando meno la gomma dietro, frenando fortissimo e lasciando scorrere la moto. Ho guadagnato pochi punti, ma anche in ottica di Austin una gara così dà più motivazione”.
Secondo suo padre Pietro, che si occupa di far crescere i giovani nella VR46 Academy “Tutto è cambiato dal primo test con questa squadra, ha trovato subito complicità nel box. Vincere ad Aragon gli ha dato tranquillità e poi davanti ha un maestro come Valentino che ha la fortuna di vivere ogni giorno…”
Tanti grandi nomi della MotoGp hanno commentato la prestazione di Bagnaia: “Pecco assomiglia a me, perché guida molto preciso e anche la posizione del corpo in sella è simile. Non fa errori e non cade tanto, parte spesso molto bene e quando gli riesce gli piace scappare da solo in testa. La cosa che mi sorprende – spiega Jorge Lorenzo – è che fosse arrivato spesso vicino alla vittoria senza riuscirci. Ma adesso che lo ha fatto si è liberato mentalmente”.
Tra gli altri che sono rimasti conquistati dalla prestazione del numero 63 c'è Giacomo Agostini: “In queste due gare è stato perfetto, come ha reagito nell’ultimo giro è stata una chiara dichiarazione del suo valore”.
Loris Capirossi da parte sua afferma che “questo ragazzo è un fenomeno, perché riesce sempre a fare la propria gara. In questo, forse, lo accomuno a Valentino che negli anni d’oro era imperturbabile. Ha una guida pulita, e poi è un signore frenatore: guida forte e sbaglia poco o niente. La Ducati con lui ha trovato l’uomo giusto”.
L’unico che sembra non volersi sbilanciare è Max Biaggi: “Non è ancora arrivato il tempo per dire chi potrà diventare, i risultati, le vittorie, ci diranno se nei prossimi anni nel firmamento della MotoGp ci sarà spazio anche per Bagnaia. Nella guida pulita ricorda un po’ me e Jorge, per certi versi si avvicina a Quartararo, che però è più proteso in avanti. Ma soprattutto, Pecco fa delle frenate il suo punto di forza. Tra un paio d’anni spero di poter dire che è nell’elenco dei grandi di questi anni insieme a Rossi, Lorenzo, Stoner, Pedrosa, Biaggi, perché per quello che ha fatto vedere sarebbe sbagliato non dire che vincerà il Mondiale”.