Se tutti difendono, Jacques Villeneuve attacca. E se tutti attaccano, Jacques Villeneuve difende. Da sempre incontenibile e fuori dagli schemi, il campione del mondo di Formula 1 del 1997 non ha mai avuto paura di dire la propria opinione, anche - e soprattutto - quando era diversa da quella della maggior parte delle altre persone nel mondo del motorsport.
E anche sul caso budget cap, grande elemento di discussione di questa stagione, il pilota canadese ha qualcosa da dire. Mentre tutti gli altri parlano di violezioni gravissime da parte di Red Bull, provando anche a quantificare i milioni spesi in più - 2.2 milioni di dollari oltre il tetto massimo - in decimi di secondo guadagnati in pista, Villeneuve stempera i toni all'interno della sua rubrica su formule1.nl, sostenendo che con una cifra del genere il team austriaco non abbia effettivamente barato traendo un vantaggio evidente rispetto alle altre squadre: "Il caso Cashgate di Red Bull non danneggerà lo sport, anche quando la McLaren ricevette la mega multa di 100 milioni per la SpyStory del 2007 questo non accadde. La sentenza e la sanzione alla Red Bull non mi hanno ancora chiarito su cosa è consentito e cosa non è permesso, e quale punizione riceverai per questo. Poi c'è stato anche lo sgravio fiscale, altrimenti l'eccesso sarebbe stato inferiore al milione di dollari, non i 2.2 milioni di cui si è parlato. Quindi, è difficile per me dire se la punizione è abbastanza severa".
E a questo punto Villeneuve mette in campo un episodio del passato della Formula 1 che non ha mai dimenticato e che riguarda la Benetton di Flavio Briatore e Michael Schumacher, suo grande rivale, nel 1994: "In ogni caso quello di Red Bull non è un imbroglio. Mentire sul controllo di trazione equivale a barare. Dubito che il mancato rispetto del budget cap possa essere stato decisivo per le sorti del campionato. La Red Bull è così forte che avrebbe vinto comunque".
La frecciatina neanche troppo velata alla Benetton, accusata di aver barato nel corso della stagione che laureò Schumacher campione del mondo per la prima volta in carriera con la Benetton B194.