Flavio Briatore è ormai tornato in pianta stabile nel mondo della Formula 1.
L'ex team principal della Renault, brand ambassador per il circus, ha parlato a ‘Forbes’ del suo passato ma anche del suo futuro. “Luciano Benetton mi ha dato un’opportunità. Io ero solo uno dei suoi rappresentanti negli USA, mi chiese di andare in Inghilterra a visionare l’investimento che avevano fatto in un team di F1. Sono andato a Londra e dopo cinque-sei mesi il contratto era firmato. All’inizio ero il direttore marketing e commerciale, ma in pochi mesi riuscii a diventare l’amministratore delegato della squadra”.
Briatore, si sa, non se la passa male. “La ricchezza è quella cosa che ti permette di avere a disposizione i dottori migliori e una vita confortevole. Si raggiunge lavorando sodo, per cui, il più delle volte non hai neanche il tempo di godertela. La vera ricchezza è creare ricchezza attorno a te. Far diventare benestanti tutte le persone attorno a te. D’altra parte però più sei ricco e più investi, quindi devi stare attento a proporzionare gli investimenti. Diciamo che la ricchezza permette alla tua famiglia di vivere nel comfort ed ecco, forse chi gode di più della ricchezza sono mio figlio e le persone vicine a me. Quando lavori 12 ore al giorno non puoi sfruttare tutti i vantaggi che l’essere ricco ti offre”.
"Un buon manager deve saper ascoltare e capire. Un buon manager, quando entra in una società, ha bisogno di alcuni mesi per capire cosa succede e dove è arrivato. La linea poi viene data dall’imprenditore, ma il manager deve essere bravo a coordinare tutti e a farli credere nel progetto e nell’azienda. Un manager deve accompagnare i suoi collaboratori ad ottenere quello che pensano sia giusto avere”.
“Poco tempo fa sono diventato ambassador della Formula1 - ha concluso -. Mi occupo dell’intrattenimento. Stiamo rivoluzionando il Paddock Club, che si chiamerà Privé. Oltre a questo però, il mio impegno è volto anche nella ricerca e nello sviluppo dei GP in nuovi Paesi. Vorrei ringraziare Stefano Domenicali (presidente F1), agli americani di Liberty e Netflix. La Formula1 non è mai stata così popolare. Ultimamente la parte dell’intrattenimento agli ospiti era stata un po’ trascurata, ma ci stiamo lavorando. Coglieremo i primi frutti del nostro lavoro ad Abu Dhabi".